Sappiamo bene quanto sia difficile mantenere la calma quando un infido bug ci fa perdere la sfida col nostro avversario o, peggio, sfumare ore e ore di gioco non salvate. In questi momenti, è facile che parta qualche moccolo a voce altra, troppo alta, e non è così raro che insieme al moccolo parta pure un joypad/mouse, quest’ultimo in direzione di un muro o della finestra più vicina. Bisogna però sapersi contenere, per la miseria, se no poi succede a un anonimo 40enne giapponese che, inferocito dai bug di un titolo di Koei Tecmo non specificato, ha contattato l’azienda tramite il form presente sul sito mandando messaggi ben poco civili. Passi per l’insulto, ma Tecmo non è passata sopra a delle vere e proprie minacce, frasi del tipo “volete che vi ammazzi?” e “Dovrei assalire i vostri dipendenti?”. Invece di replicare come si tende a fare su Facebook, Tecmo ha preferito contattare le autorità che sono andate a chiedere spiegazioni all’iracondo signore, arrestandolo dopo la confessione.
Fonte: Kotaku