Abbiamo già negli occhi tutta la meraviglia di quello che è possibile fare con il nuovo Unreal Editor rilasciato sotto forma di app per Fortnite e ci aspettiamo dai giocatori grandi cose, eppure c’è più di qualche progetto che sta utilizzando i fantasmagorici strumenti messi a disposizione da Epic con la Forgia di Fortnite non per creare qualcosa di nuovo ma per tornare indietro nel tempo.
Si stanno infatti moltiplicando i progetti all’interno di Creative 2.0 che vogliono riportare le lancette dell’isola più folle dei videogiochi indietro fino al capitolo 1 e quindi riportare a giocatori vecchi e nuovi l’isola com’era prima che il team interno di Epic Games che si occupa di aggiornare Fortnite decidesse di ribaltare tutto più e più volte. Ma che cos’è questa strana sensazione di nostalgia che sembra pervadere uno strumento così innovativo come lo Unreal Editor per Fortnite?
Quando si parla di videogiochi sembrano crearsi sempre due correnti di pensiero che sulla superficie potrebbero non coesistere: da una parte c’è chi spinge in avanti, verso l’infinito e oltre, e dall’altra c’è invece chi si guarda sempre indietro con quel pizzico di nostalgia e gli occhi lucidi degni di Candy Candy. Chi sa se dentro Epic Games immaginavano di poter toccare con mano questa dicotomia rilasciando Creative 2.0.
Unreal Editor di Fortnite e la macchina del tempo
I videogiochi hanno smesso da un bel po’ di essere solo un passatempo ma non si può negare che molto spesso ci si accosta a un pad o a una tastiera quando si è decisamente piccoli. E questo significa che anche le stagioni e le campagne, che passano all’interno del videogioco multiplayer che si è magari eletto a proprio passatempo preferito o di cui si cerca di fare una vera e propria professione magari con lo streaming, segnano il passare del tempo nella vita reale. Anche se il calendario scorre diversamente. Potrebbe essere quindi questa la motivazione che sta spingendo tanti giocatori di Fortnite su PC ad utilizzare lo Unreal Editor per avere di nuovo intorno a sé l’isola all’inizio della sua storia.
Una storia che ovviamente è cambiata con una quantità pressoché infinita di piccole e grandi aggiustamenti, armi che sono state modificate nel bilanciamento, skin che non si trovano più, crossover venuti e andati come nuvole passeggere. E tutto questo ha segnato anche lo scorrere del tempo, i compleanni, in quella che potremmo definire la vita reale. Qualcuno ha smesso di giocare a un certo punto. E l’idea quindi di poter rientrare dentro Fortnite e trovarlo esattamente com’era l’ultima volta che si è fatto login è una fascinazione difficile da scrollarsi di dosso. E non è qualcosa che sta succedendo con lo Unreal Editor di Fortnite per la prima volta.
Anche i giocatori di Halo sono tornati indietro
Quando è stata finalmente rilasciata la modalità creativa di Halo Infinite, denominata Forgia, tanti hanno deciso di ricreare altri luoghi iconici sia della serie di Master Chief sia della vita reale sia addirittura di altri videogiochi. E c’è tutta una ricca collezione ispirata proprio ai giochi precedenti, agli albori di Halo. Di nuovo c’entra la nostalgia. Ma non ci sentiamo di condannare nessuno se per un attimo desidera ardentemente tornare a quando magari aveva 10, 12, 15 anni. È lo stesso motivo per cui tra le tab del computer, nascosto tra quelle del lavoro, c’è l’emulatore di Descent e perché nel cassetto c’è ancora una Nintendo DS azzurra o una cartuccia un po’ sbiadita per i salvataggi della PS1. Con i videogiochi non si può davvero tornare indietro ma chi l’ha detto che la nostalgia non è un sentimento da abbracciare? E se per qualcuno la nostalgia è il capitolo 1 stagione 1 di Fortnite che giochi.