Come fai a far capire allo sviluppatore del videogioco che ti piace che qualcosa non va? Lanci uno sciopero su scala mondiale. Conoscendo le meccaniche di questo titolo supponiamo il team di sviluppo cercherà quantomeno di trovare un accordo a breve.
Ad essere al centro di questa strana vicenda con i giocatori che scioperano è Foxhole, un tipo particolare di gioco di strategia in cui l’unico modo per riuscire ad arrivare in fondo è cooperare con altri giocatori. Il titolo è prodotto da Siege Camp, un team di sviluppo canadese con base a Toronto. Ma che cosa è successo di così grave da costringere 1800 giocatori a dichiarare sciopero e quindi mandare probabilmente in crisi tutto il sistema su cui si basa il videogioco?
I problemi che a quanto pare il team di sviluppo non sembra riuscire o volere risolvere. Il gruppo di chi sta provando a farsi sentire da Siege Camp sta adottando una tecnica estremamente particolare. Staremo a vedere se funzionerà.
Foxhole, il primo caso di sciopero dentro un videogioco
La spiegazione di quello che vogliono i 1800 giocatori che si sono uniti in quella che hanno ribattezzato Logistics Organisation for General Improvement o LOGI è stata affidata a un sito su cui è riportata una lunga lettera indirizzata proprio al team di sviluppo.
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Deve esserci qualcosa che è andato estremamente storto negli ultimi aggiornamenti di Foxhole se i giocatori stanno tentando questa strada così rumorosa per farsi ascoltare. Nella lettera già dal primo paragrafo si chiarisce quello che non va: “noi tutti , coloni e guardiani , siamo dediti a Fox Hole e crediamo che lo stato attuale della logistica sia diventato una minaccia alla salute globale del gioco”.
Al centro delle richieste ci sono i cambiamenti che Siege Camp sembra aver apportato in particolare ai sistemi della logistica e che, continua la lettera, “hanno aumentato lo stress e la responsabilità sui giocatori della logistica“.
Parlare di stress in un videogioco sembra una follia. La prima reazione di chi non conosce questa community potrebbe magari essere quella di dire che se il gioco provoca stress basta cambiare gioco ma in realtà la community che si è creata intorno a Foxhole è tra le più unite tra i giochi multiplayer online, proprio perché le dinamiche al suo interno premiano la cooperazione e quindi tutti vogliono dare il meglio per poter raggiungere l’obiettivo.
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A quanto pare però gli ultimi aggiornamenti fatti dal team di sviluppo stanno creando una situazione di estremo stress e frustrazione che impedisce ai giocatori che si occupano della logistica di godersi l’esperienza di gioco. Nella pratica lo sciopero, come spiegato anche da alcuni rappresentanti sindacali (non ci viene altro termine per descriverli al momento) mostrerà i suoi effetti tra qualche giorno quando chi si trova in prima linea avrà effettivamente problemi seri nella gestione delle risorse. Purtroppo a quanto pare manca da parte dello sviluppatore una risposta positiva o negativa che sia ma possiamo supporre che se il loro videogioco dovesse diventare famigerato e perdere la community che si è creata qualcosa la dovranno pur dire.