A partire dal settimo episodio di Final Fantasy, Square apportò numerosi cambiamenti alla serie. Innanzitutto, vennero abbandonate le console Nintendo, sulle quale erano stati pubblicati i sei capitoli precedenti, in favore di PlayStation.
Nel corso di una serie di interviste rilasciate a Polygon, alcune figure chiave dello studio hanno parlato dell’abbandono delle piattaforme Nintendo. Secondo Hironobu Sakaguchi, creatore della serie, fu una decisione importante e un cambio drastico, ma necessario. Solo PlayStation era in grado di fornire i mezzi necessari alla realizzazione della loro visione del gioco.
L’arrivo della console Sony causò numerose difficoltà a Nintendo, che era intenzionata a rimanere con le cartucce quando tutti gli sviluppatori chiedevano a gran voce i Compact Disk, specialmente per progetti di grandi dimensioni e con un’ottima grafica.
Come ci ricordano Jun Iwasaki, Tomoyuki Takechi e Shinichiro Kajitani, Nintendo non fu per niente contenta dell’abbandono di Square. Negli anni successivi era quasi impossibile stabilire un dialogo con la grande N, dal momento che ai dipendenti Square non era concesso entrare nei loro uffici. Le tensioni aumentarono ulteriormente quando Square convinse altri studi, come Enix, a fare il medesimo grande passo verso PlayStation.
La storia ha senz’altro dato ragione a Square, dal momento che Final Fantasy VII fu un successo ed ancora oggi è ricordato come uno dei migliori giochi della saga. Nel corso della medesima intervista, abbiamo anche scoperto che nei piani originali sarebbero dovuti morire anche altri personaggi, oltre ad Aeris.