Quanto avrebbe avuto successo God Of War se anziché essere quell’opera violenta e cinematografica in terza persona che abbiamo imparato ad apprezzare fosse stato in prima persona come tanti altri giochi?
L’unico modo per scoprirlo, almeno adesso, è installare qualche mod che permette di trasformare la visuale da terza persona in prima persona. Ma, come svelato dal director originale della serie David Jaffe in realtà anche il team di sviluppo ha accarezzato per un momento l’idea di non farci vedere nella sua brutale interezza Kratos fare a pezzi i suoi nemici.
Il retroscena l’ha svelato David Jaffe in persona con un video sul suo canale YouTube e ci ha anche spiegato perché il team stesse pensando di lavorare in prima persona e non in terza. Era una questione di folle.
God of War in prima persona, l’idea nata dal Dreamcast
È sempre bello quando è possibile intervistare gli sviluppatori per avere risposte a domande che molto spesso prima che da giornalisti si vuole porre da fan. Ma è anche meglio quando sono gli sviluppatori stessi un po’ a ruota libera che raccontano i retroscena dei prodotti più amati. E’ un po’ quello che è successo sul canale di David jaffe che su YouTube ha voluto raccontare al mondo che per circa quattro mesi God of War ha rischiato di essere un titolo in prima persona per risolvere due questioni. Il primo motivo per cui il team di sviluppo si stava coagulando intorno alla prima persona piuttosto che alla terza era il voler trovare una soluzione a un problema apparentemente irrisolvibile: il perdere di vista il proprio personaggio in mezzo alle folle come per esempio succedeva con Ultimate Alliance Marvel.
Il secondo motivo era il cercare di differenziarsi nella messe di titoli action in prima persona. Alla fine però ha vinto la terza persona: “Penso però alla fine, che stava diventando difficile produrre quel genere di emozioni e di combattimento e di costruzione del personaggio che speravamo di fare“.
Jaffe aggiunge anche che probabilmente l’idea di God of War, se fosse stata presentata in prima persona, non sarebbe mai arrivata al lead programmer di Santa Monica studio, Tim Moss. Per l’idea della prima persona il team di Jaffe si era ispirato a un titolo hack-and-slash per dreamcast: Maken X che non era il migliore in assoluto, lo sottolinea lo stesso sviluppatore, ma aveva combattimenti in mischia fatti bene. Alla fine però ha vinto l’idea della terza persona e, in questo, l’ispirazione è venuta da altri titoli: Ico e Devil May Cry che il team aveva avuto modo di vedere durante una conferenza a Las Vegas tenuta dal gruppo DICE.
La soluzione al problema di perdere Kratos nella folla di nemici è stata quindi risolta con quello che è diventato un elemento molto iconico del personaggio: le lame di Atena che hanno la stessa funzione della sciarpa rossa del protagonista di Shinobi.
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Il video di David Jaffe, oltre a darci un retroscena molto succoso sullo sviluppo di God of War, mostra anche come i team di sviluppo non vivano nel vuoto ma si contaminino e si ispirino vicendevolmente e come la soluzione a problemi di sviluppo o di trama può venire anche da giochi molto vecchi o molto diversi.