Continuano ad emergere retroscena clamorosi grazie alle carte processuali che hanno come protagonista Epic Games e Google.
A quanto pare, tra le possibili strategie della grande G per fermare lo strapotere di Epic e del suo Fortnite qualcuno pensò anche che sarebbe stato possibile acquistare in blocco Epic per inglobare il competitor.
Al centro della questione ci sarebbe stato proprio un problema di competizione all’interno del settore mobile che Google avrebbe voluto risolvere a suon di milioni. O con una strategia di bastoni tra le ruote degni di una operazione di guerriglia.
Epic Games versus Google: Vuoi giocare con me?
Quello che è sicuro è che, nel 2018, anno cui risale la bega legale che vedeva contrapposti Epic e Google, dentro Epic nessuno ne sapeva niente. Non ne sapeva per esempio niente Tim Sweeney, CEO di Epic che su Twitter scrive così: “Ne eravamo all’oscuro all’epoca, e a causa dell’ordine protettivo della Corte stiamo scoprendo solo adesso che Google considerava di comprare Epic per chiudere i nostri sforzi di competere con Google Play”. Una strategia che verrebbe da definire: wicked! Ma che non si è mai concretizzata.
Per tenere a bada Fortnite, la grande G a quanto pare aveva in mente di fare entrare Epic nella propria grande e accogliente famiglia in maniera tale da affossare dal principio la creazione di uno Store che si potesse porre come concorrente del Play Store. Anche perché, secondo quanto emerso da parte di Epic, Google era molto preoccupata che la scelta di marketing del publisher di passare ad altri canali e crearsi un proprio Store per non dover passare per il Play Store potesse avere un effetto domino e “contagiare” altre società.
Dalle carte ora non più segretate leggiamo infatti: “Google era arrivata al punto da condividere i profitti derivanti dal suo monopolio con i business partner per assicurarsi accordi per limitare la competizione, aveva sviluppato una serie di progetti interni per affrontare il ‘contagio’ che percepiva dagli sforzi di Epic e dagli altri di offrire a consumatori e sviluppatori alternative competitive, e a un certo punto aveva contemplato l’idea di comprare in parte o in toto Epic per schiacciare questa minaccia”.
Ma mentre pensavano ad un probabile acquisto, da un’altra sezione dei documenti non più segretati, cercavano anche di far capire a Epic Games che non passare per il Google Play Store avrebbe avuto conseguenze negative sul successo di Fortnite, conseguenze negative dovute al fatto che Google, ed è questo quello che si legge tra le righe, avrebbe fatto di tutto per rendere complicato agli utenti Android scaricare Fortnite e fare gli update andando così a minare il suo numero di utenti.
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Al momento Fortnite è disponibile per gli utenti Android ma non dal Play Store: si può installare soltanto attraverso il cosiddetto sideloading.