La nuova tecnologia studiata da Google è risultata essere un vero e proprio fallimento. Piccola rivincita per Microsoft: cos’è successo.
Stavolta sembrerebbe che Google abbia fatto vincere la concorrenza. Scopriamo quindi qual’è stato l’errore del colosso, cosa sta succedendo e qual è la piattaforma che non ha riscosso il successo sperato.
Oramai il mondo della tecnologia sembra andare sempre di più nella direzione dell’intelligenza artificiale. Ad adattarsi al trend ci ha pensato anche Google che ha deciso di lanciare Bard. Stiamo parlando appunto dell’intelligenza artificiale creata dal colosso di Mountain View. Questa invenzione è arrivata in risposta a ChatGPT. In Italia Bard ancora deve essere sperimentata, con diversi utenti in lista di attesa. Nonostante ciò il mondo intero ha già fornito i suoi primi feedback.
A rivelarli ci hanno pensato i portali specializzati nel mondo tech come The Verge e TechCrunch. Ricordiamo che al momento il tool è disponibile solamente negli Usa e nel Regno Unito. Detto ciò bisogna dire che gli esperti non sono soddisfatti dell’IA di Google. Anche gli utenti che l’hanno provata si sono detti delusi dall’esperienza. Il colosso di Mountain View, infatti, non sarebbe riuscito a non far andare troppo “fuori dagli schemi” il chatbot, come accaduto in passato con altri strumenti. Andiamo a vedere tutte le prime recensioni di Bard e perché quella di Microsoft è una vera e propria rivincita.
Google, Bard delude: ancora distante dal livello di ChatGPT
Secondo gli esperti ci sono alcuni contesti in cui Bard si lascia andare. Questo accadrebbe specialmente quando gli viene richiesto di fare una recensione. In linea generale però l’applicazione risulterebbe più in focus rispetto ad altre soluzioni. La recensione più accurata del servizio però l’hanno fatta The Verge e Tech Crunch, scopriamo il loro parere a riguardo.
Secondo The Verge durante la prova l’intelligenza artificiale si è scusata spesso. Sempre stando alla recensione del portale di tecnologia si sarebbe rivelato uno strumento ben peggiore di Bing. Al momento infatti sembrano più le gaffe che le risposte giuste quelle di Bard. Inoltre l’intelligenza artificiale risulterebbe noiosa quando si tenta di chiedere qualche indicazione più “creativa”.
A confermare questa visione ci ha pensato anche la recensione di TechCrunch, che però ha voluto mettere a confronto Bard, Claude (la risposta a ChatGPT di ex dipendenti OpenAI) e GPT-4. Il confronto sarebbe stato impietoso, con Bard che è uscito sconfitto rispetto ai colleghi. Al momento ovviamente è solamente una fase preliminare e questi test vanno analizzati più approfonditamente. Quel che è certo, però, è che Google Bard non sembra riuscire a tenere botta alle altre intelligenze artificiali.