Forse non ve ne siete accorti ma sul Google Play Store il numero di app disponibili è calato drasticamente e probabilmente continuerà a scendere.
Ma il motivo non è esattamente quello che potreste pensare. Non si tratta di una improvvisa migrazione di massa degli sviluppatori di videogiochi mobile ed app verso altre piattaforme. Nè una improvvisa e generalizzata sfiducia in questa piattaforma specifica.
In realtà ad aver fatto una scrematura è stata la stessa piattaforma che ha modificato alcuni dei requisiti indispensabili perché le app possano permanere ed essere distribuite agli utenti Android. A spiegare il motivo di questa scelta è un post nel centro dedicato ai developer messo su proprio da Google.
Per capire di che cosa parliamo in termini di numeri di app e videogiochi mobile che sono stati eliminati ci sono le cifre raccolte da BanklessTimes. Il sito specializzato si è concentrato sia sul confronto nel numero di app e videogiochi presenti sul Play Store nel primo quarto 2022 rispetto all’ultimo quarto 2021 e ha anche stilato una piccola classifica andando a pescare i videogiochi più apprezzati.
Cominciamo subito da quest’ultimo dato. Nel 2021 l’hanno fatta da padrone i Battle Royale con PUBG mobile che è stato il gioco più scaricato nel terzo quarto del 2021 anche se in cima alla classifica si è poi stabilizzato Garena Free Fire. In generale il numero dei videogiochi presenti sullo Store di Google a partire da gennaio 2019 è cresciuto considerevolmente toccando proprio nell’ultimo quarto del 2021 un picco di quasi 700 mila giochi diversi. Improvvisamente poi nel Q1 2022 il crollo a 450mila app circa.
Questo crollo vertiginoso pari a circa il 32% è dovuto proprio alle decisioni prese da Google riguardo i criteri che devono soddisfare le app che intendono rimanere sullo Store. Una prima scrematura è già stata fatta ma le nuove regole, come spiegato nel blog ufficiale di Google, entreranno in vigore a partire da agosto 2022 . Nello specifico il livello minimo di compatibilità richiesto è con Android 12 e quindi con una API livello 31. Unica eccezione per le app che funzionano per Wear OS per le quali il target è una API livello 28. L’aggiornamento precedente ai requisiti richiedeva una compatibilità con Android 11 e quindi una API livello 30. Nel blog, Google spiega che questa decisione riguardo le app videogiochi presenti sul Play Store viene dalla necessità di avere per l’utente finale esperienze innanzitutto più sicure. A seconda di quanto sarà più o meno vantaggioso aggiornare ad Android 12 i videogiochi potremmo o meno assistere ad un’altra fuga di app dal Play Store di Google ma probabilmente ci risparmieremo anche moltissimi software che non sono altro che specchietti per le allodole e nascondono virus.
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