L’orologio sta per battere l’ultima ora di Google Stadia, la sfortunata creatura che ha provato a lottare tra le console senza essere una console e ha probabilmente gettato le fondamenta di molti altri servizi che stanno ora fiorendo.
Ma mentre la parabola del servizio di abbonamento di Google che si sarebbe dovuto trasformare in un altro competitor anche nello sviluppo e nella distribuzione di titoli propri si va a appiattendo, la società ha deciso di rilasciare due ultimi aggiornamenti. Sono queste le ultime ore in cui potete provare l’ultimo nuovo gioco in uscita sulla piattaforma ma si prepara anche l’ultimo aggiornamento che potremmo definire lato hardware.
Perché, anche se il servizio Stadia non ha mai avuto una console vera e propria cui fare riferimento sono stati comunque progettati degli accessori: dei comodi controller simili in parte a quelli delle altre società e che, esattamente come la maggior parte dei controller pensati per una console specifica, funzionano solo con la console in questione. Una situazione che il team di Google Stadia ha deciso di affrontare in maniera creativa. Per lasciare almeno un segno del loro passaggio.
C’è un problema di fondo con tutto ciò che riguarda la tecnologia e i videogiochi. Per la stragrande maggioranza degli utenti passare da un sistema all’altro o anche semplicemente aggiornare la console o il computer significa produrre a volte una più che discreta quantità di materiale di scarto. Materiale che a sua volta è il frutto di tante risorse e tanta materia prima.
Un peccato, quindi, lasciare che oggetti ancora buoni, come per esempio i controller, diventino inutili soprammobili o prendano la via del secchio. Per ridurre la quantità di tecnospazzatura prodotta da chi ha dato una chance a Stadia, Google ha quindi deciso che venerdì sarà il giorno in cui i controller potrebbero ufficialmente diventare liberi. Del resto la società ha chiarito da subito di non avere nessuna intenzione di farsi rispedire gli accessori.
Strano ma vero, nei controller Google Stadia era già presente un modulo Bluetooth perfettamente in grado di far funzionare l’accessorio con qualunque tipo di ricevitore. Ma questa tecnologia, attraverso le magie del software, era stata addomesticata per funzionare solo all’interno dell’ecosistema Stadia. Con un aggiornamento, infatti, non è ovviamente possibile inserire pezzi nuovi dentro un controller ed è quindi tutta questione di aggiornamento del software. Sull’account ufficiale Twitter Google Stadia è stato pubblicato un messaggio in cui viene proprio annunciato un aggiornamento che permetterà di utilizzare i controller di Stadia semplicemente collegandoli con il Bluetooth al sistema di gioco che preferite. L’aggiornamento dovrebbe arrivare dopodomani come testamento del servizio.
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