Governo Meloni sbaglia a fare i conti: l’aiuto diventa una tassa aggiuntiva

C’è stato un errore da parte del Governo Meloni e ora, a conti fatti ed è proprio il caso di dirlo, molti italiani si troveranno a pagare di più. Il correttivo solo dall’anno prossimo.

Quando un governo decide di modificare cose come il calcolo delle tasse o i bonus e le detrazioni, c’è sempre da tenere presente che qualcosa può non andare come dovrebbe.

donna a braccia conserte in un ufficio
Governo Meloni sbaglia a fare i conti: l’aiuto diventa una tassa aggiuntiva – videogiochi.com

Soprattutto che ci si può ritrovare a non essere più destinatari degli stessi bonus. Se infatti cambiano i paletti con cui i bonus vengono elargiti, è chiaro che si può finire al di sopra o al di sotto di quei paletti.

Stavolta però pare proprio che il governo Meloni abbia commesso una svista che si trasformerà in un problema per moltissime famiglie. Dall’alto assicurano che comunque è un problema temporaneo. Sta di fatto che si poteva risolvere prima ancora che si verificasse, ma nessuno ci ha pensato.

Perché l’errore del governo Meloni può costarti caro

Come accennavamo prima, molto spesso quando si cambiano le dinamiche dei bonus, delle detrazioni, dei tagli alle tasse, può capitare di finire nel gruppo di quelli sfortunati che già si trovavano sul limite e che adesso vengono totalmente dimenticati perché sono cambiate le regole.

modulo delle tasse 720
Perché l’errore del governo Meloni può costarti caro – videogiochi.com

Non è una novità. Del resto tutti i governi, e il governo Meloni non fa eccezione, cercano di mantenere una situazione equilibrata e allo stesso tempo non mandare i conti dello Stato in crisi.

Forse però stavolta si poteva fare qualcosa di diverso e magari evitare la situazione in cui invece si ritroveranno tanti cittadini e tante famiglie che, a racconti fatti, anziché trovarsi con meno tasse da pagare si ritroveranno con un aumento inaspettato e di certo spiacevole.

Il problema è stato evidenziato da CGIL e riguarda le famose aliquote IRPEF. Le nuove aliquote che dovrebbero fare risparmiare tanti italiani, infatti, non entreranno in azione prima di un altro anno. Fai incetta di bonus quindi.

Il che significa che il famoso taglio delle imposte in realtà, almeno per quest’anno e per l’anno prossimo, non ci sarà perché verranno ancora conteggiate le quattro aliquote precedenti.

Il governo, queste sono le dichiarazioni ufficiali, è a conoscenza della situazione ma ribadisce che si tratta di un problema momentaneo e che comunque chi quest’anno si troverà a pagare di più o a ricevere meno in termini di rimborso vedrà poi i soldi non ricevuti arrivare con le prossime dichiarazioni dei redditi.

Ma se la situazione è così facilmente sistemabile, perché allora non correggere da subito? Questa è la domanda che infatti da CGIL fanno direttamente al governo Meloni.

Anche perché l’errore potrebbe essere corretto cambiando in parte la norma che è contenuta nel decreto della prima riforma IRPEF del 2023. Basterebbe andare a modificare un articolo e un comma per evitare questa situazione così paradossale, e così tanto italiana. Sulle modifiche, non pare però esserci nessuna intenzione di applicarle subito.

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