Mentre immaginiamo Phil Spencer che stappa l’ennesima bottiglia di spumante, a quanto pare la Commissione Federale sul Commercio americana ha intenzione di andare ad esaminare più nel dettaglio l’accordo Xbox Activision.
A riportare la notizia è Bloomberg e la motivazione di questo scrutino molto ravvicinato dell’accordo da 70 miliardi di dollari è una possibile interferenza data proprio da questo gigante che si verrebbe a creare sul mercato. In realtà l’accordo di Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard si sarebbe trovato solo nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Infatti ci sembra difficile che qualcuno dentro la FTC stesse aspettando proprio l’annuncio ufficiale dell’acquisizione da parte di Microsoft di Activision per poter a sua volta annunciare una revisione delle linee guida delle acquisizioni. Più facile che si tratti di una situazione che è andata via via diventando sempre più importante e che ora necessità, pensano nella Commissione, di un controllo che eviti la creazione di situazioni di oligopolio.
Xbox e Activision nel mirino della Commissione Federale sul Commercio
Stando ad alcune notizie raccolte sia da Bloomberg sia dai colleghi del Wall Street Journal, la FTC si sta proprio ultimamente concentrando sulle acquisizioni da parte delle grosse società del settore tecnologico. Nel passato recente sono state bloccate per esempio due acquisizioni quella di Nvidia che voleva prendere Arm e l’acquisizione di una società che produce motori per razzi, Aerojet Rocketdyne Holdings, da parte di Lockheed Martin’s. Questo a dimostrazione che la Commissione presieduta da Lina Khan non ce l’ha espressamente contro i videogiochi.
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Per ora la FTC non sembra aver nessuna intenzione di cercare di bloccare ufficialmente l’accordo con cui Xbox ha acquisito Activision-Blizzard anche perché non dovrebbero esserci infrazioni alle regole dell’antitrust. Quello che però è chiaro è che verrà esaminato molto più attentamente di quella volta che Microsoft ha acquisito ZeniMax, creando un altro vero e proprio terremoto.
Proprio secondo Khan queste grosse acquisizioni creerebbero situazioni di svantaggio non soltanto per i consumatori, che si vedrebbero ridotte le possibilità di scelta ma anche per i competitor e addirittura per le società coinvolte nell’acquisizione che potrebbero vedersi costrette a scegliere canali di vendita poco remunerativi.
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La situazione che si sta venendo a creare nell’industria vede in effetti una polarizzazione degli studi di sviluppo. E se dobbiamo ancora avere chiari quelli che saranno gli effettivi esiti a lungo termine proprio dell’acquisizione di ZeniMax, ciò che porterà l’acquisizione di Activision è molto difficile da valutare. Anche alla luce di quello che PlayStation ha fatto con Bungie.