La notizia è stata diffusa solo oggi ma il mondo dei videogiochi ha perso in realtà ad agosto uno dei suoi veri pionieri: David Lawson.
David Lawson è stato co fondatore di Imagine Software e Psygnosis gettando le basi per quello che sarebbe stato il futuro di tutti i videogiochi. Imagine Software era stata fondata nel 1982 quando Lawson aveva solo 23 anni e nel giro di un anno era riuscita a imporsi come una delle software house più grandi del mondo arrivando a produrre un milione di sterline al mese. La società di David Lawson ha dato vita a giochi iconici per lo Spectrum, per il Commodore VIC 20 e per il Dragon 32.
Il suo contributo è stato cruciale e, quando a metà del 1984 Imagine Software in pratica chiuse i battenti davanti al mondo intero, David Lawson fondò un nuovo team di sviluppo: Psygnosis.
Quello per cui tutti lo ricordiamo è un videogioco dalla meccanica elementare che però in una sorta di reincarnazione costante continua ad essere uno dei titoli più amati di sempre: Lemmings.
David Lawson, i videogiochi perdono un altro veterano
Quando si è diffusa la notizia della morte di David Lawson Twitter si è trasformato in un gigantesco sacrario al genio di questo programmatore e sviluppatore di software il cui team di sviluppo nel ’93 venne addirittura acquisito da Sony diventando tra i più influenti sia dell’era dei 16-bit sia dell’era dei 32-bit. John Gibson, uno dei Senior Programmer di Imagine Software, ricorda come David Lawson avesse un profondissimo rispetto per il lavoro dei programmatori e pretendesse che venissero lasciati in pace a lavorare: “Ricordo che era così. Lui sceglieva il tipo di gioco che dovevo scrivere ma poi il design spettava a me”.
Gibson è stato anche tra i primissimi a diffondere la notizia della scomparsa di David Lawson sui social scrivendo: “L’entusiasmo di Dave per i giochi per computer era infinito. È stato l’entusiasmo a portarlo a concepire Bandersnatch e Psyclaps, due giochi rivoluzionari che però purtroppo non sono mai usciti. Dave ha sempre significato molto per me perché mi ha dato il primo lavoro nell’industria dei videogiochi. Ha fatto una scommessa con me quando avevo niente da dargli se non il mio entusiasmo. Gli sarò eternamente riconoscente per aver deciso di accettare quella sfida. Riposa in pace Dave. Grazie per i miei 32 anni di carriera”.
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Altre parole di cordoglio e di profondissimo rispetto e affetto sono quelle che Twitter ha raccolto da parte di Eugene Evans diventato negli anni da primo impiegato di Imagine Software a ricoprire ruoli Senior anche dentro Electronic Arts: “Io e David ci siamo incontrati per la prima volta a Liverpool nel 1981 quando lui era arrivato da poco a Bug Byte. Era brillante e notevole perché era assolutamente te autodidatta. La mancanza di qualunque training formale rendeva le sue idee e la sua vision ancora più impressionanti. E’ anche importante prendere in considerazione la tempistica. Liverpool all’epoca era una città travagliata. Lui e Mark Butler ottennero un fondo dal Governo per avviare un publisher di videogiochi e così nacque Imagine. Per tutti quelli coinvolti è stata una montagna russa ma una luce brillante in tempi oscuri. Niente sarebbe accaduto senza la passione per i giochi di David e tante persone, me compreso, gli dobbiamo l’opportunità che ci ha dato“.
Con David Lawson se ne va via quindi un pezzo di storia cui, giocatori e sviluppatori, dobbiamo qualcosa.