E’ stato vietato a scuola, osteggiato per la sua poca affidabilità e potrebbe diventare a pagamento, ma nessuna limitazione sta fermando l’avanzata di ChatGPT.
Il chatbot, attualmente free, che lavora prevalentemente sui testi, molto utilizzato dal giovani, non può più entrare nelle scuole di New York, nemmeno in quelle australiane. E’ stato fortemente criticato in quanto la sua memoria si ferma al 2021, è ancora nella sua fase sperimentale. Ma a Elon Musk (dimessosi nel 2018, ma tutt’ora un donatore) e Sam Altaman, interessa quanto basta.
Seguendo la teoria del parlatene bene, parlatene male, basta che ne parlate, il laboratorio di ricerca californiano sull’intelligenza artificiale che gira sul quinto supercomputer più potente al mondo sta continuando a investire su questo ambizioso progetto, convincendo, tanto per intenderci, niente meno che Microsoft, a investire qualcosa come dieci miliardi, in più anni.
Così, dopo mesi di voci e speculazioni, OpenAI ha annunciato l’evoluzione del suo sistema, ChatGPT-4: l’ultimo nella sua linea di modelli di linguaggio AI che alimentano applicazioni come ChatGPT e il nuovo Bing.
Pregi e difetti del nuovo GPT-4
OpenAI assicura il nuovo modello è “più creativo e collaborativo che mai” e “può risolvere problemi difficili con maggiore precisione”. Può analizzare sia l’input di testo che di immagine, sebbene possa rispondere solo tramite testo. Ma non è ancora tutto rose e fiori. Già, proprio da OpenAI arrivano delle considerazioni tanto importanti quando rilevante.
GPT-4 rappresenta soltanto un passettino in avanti, in quanto si porta dietro gli stessi problemi dei modelli linguistici precedenti, inclusa la tendenza a dare informazioni sbagliate e, cosa ancora più grave, la capacità di generare sì un testo comprensibile, ma ancora violento e dannoso.
OpenAI afferma di aver già collaborato con un certo numero di aziende per integrare GPT-4 nei loro prodotti, tra cui Duolingo, Stripe e Khan Academy. Il nuovo modello è disponibile al pubblico, ma ecco l’altro trabocchetto.
Nonostante sia un progetto free, OpenAi ha inserito il GPT-4 in ChatGPT Plus, l’abbonamento ChatGPT mensile da 20 dollari di OpenAI, e sta alimentando il chatbot Bing di Microsoft. Sarà anche accessibile come API per gli sviluppatori su cui costruire.
In un post sul blog di ricerca, OpenAI ha affermato che la distinzione tra GPT-4 e il suo predecessore GPT-3.5 è “sottile” nelle conversazioni casuali. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha twittato che GPT-4 “è ancora imperfetto, ancora limitato” ma che “sembra ancora più impressionante al primo utilizzo di quanto non faccia dopo che ci passi più tempo”. Tant’è.