Sucker Punch torna a parlare di Ghost of Yotei, con nuovi dettagli che accendono i giocatori: non ci saranno due difetti di Ghost of Tsushima.
In un mercato videoludico che sembra essersi fermato e adagiato sugli allori di remastered pigre e ramake abbozzati, vedere qualcuno che osa e che spinge per portare qualcosa di fresco è sempre un grande piacere. E anche se non si parla di un prodotto che rivoluzionerà completamente l’industria videoludica, salvo enormi sorprese, comunque Sucker Punch sta lavorando per portare sul mercato un sequel abbastanza coraggioso.
Continuare la storia di Jin Sakai, amato protagonista di Ghost of Tsushima, sarebbe stata la scelta più saggia e semplice, la più logica e quella che forse avrebbe accontentato proprio tutti. E invece gli sviluppatori hanno deciso di proporre qualcosa di nuovo, che ovviamente dovrà inevitabilmente avere continuità col passato, sotto diversi punti di vista, ma anche tanti punti di rottura.
Vivremo infatti in un Giappone molto lontano di quello che abbiamo esplorato e per cui abbiamo combattuto nei panni di Jin Sakai. E dal trailer che è stato pubblicato da Playstation durante l’ultimo State of Play abbiamo proprio visto quanto potenziale ci sia dal punto di vista tecnico e soprattutto artistico, con un altro videogioco che speriamo possa farci innamorare nel guardare scorci poetici e foreste incantate.
Ma ci sono anche delle novità importanti che riguardano il videogioco e che sono state esaminate in una lunga intervista ai microfoni del The New York Times, che ha per protagonista il Creative Director del videogioco, ovvero Jason Connell, che sta lavorando con grande attenzione al progetto. Come tanti publisher che stanno per lanciare i propri giochi nei prossimi giorni, tutti elencati in questa lista.
“Una sfida che si presenta quando si crea un gioco open-world è la natura ripetitiva, fare sempre le stesse cose”, ha osservato. “Volevamo trovare un equilibrio tra questo aspetto e situazioni uniche“. Questo significa che il titolo dovrebbe essere molto meno ripetitivo di Ghost of Tsushima, che sotto questo punto di vista mancava parecchio, con un open world parecchio vuoto e noioso alla lunga.
Non solo, sulla lunga descrizione del titolo si parla della possibilità di fare scelte e in qualche modo cambiare la storia di alcuni eventi. Questo significa, ancora una volta in rottura col capitolo precedente, che in Ghost of Yotei potremo prendere delle decisioni importanti in certi momenti della storia. Sta da capire quanto spesso e con quali effetti a lungo termine.
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