Se vi dicessimo Embracer Group probabilmente non riuscireste a percepire la misura della minaccia che questo gruppo si sta trasformando per Xbox e PlayStation.
Dentro Embracer Group però hanno trovato posto publisher e developer di tutte le dimensioni, compresi giganti come THQ Nordic, Koch Media e Deep Silver. E il gruppo non sembra intenzionato a smettere di acquisire non solo developer ma anche publisher.
In una recente dichiarazione che ha accompagnato il loro più recente report finanziario, la società ha annunciato di voler fare nel 2022 esattamente quello che gli abbiamo visto fare dietro le quinte nei passati 12 mesi: acquisire, acquisire , acquisire. Proprio alla faccia di Xbox e Sony PlayStation che rischiano seriamente di trovarsi ad avere un competitor in grado di rompere loro le uova nel paniere e senza neanche uscire con una nuova console.
Embracer Group, il rivale nascosto di PlayStation e Xbox
Per darvi l’idea di quanto Embracer Group sia grande vi diciamo che possiede 86 studi di sviluppo interni che al momento lavorano a un numero spaventoso di videogiochi. Al momento ne sono stati annunciati circa 60 ma data la mole di sviluppatori immaginiamo che ce ne siano almeno altrettanti in fase di sviluppo e non ancora esposti al pubblico.
Nel corso dell’anno fiscale 2020/2021 tra gli studi e i publisher che sono stati acquisiti ci sono i seguenti: 3D Realms, Aspyr Media, CrazyLabs, Demiurge Studios, DigixArt, Easy Trigger, Force Field, Fractured Byte, Flying Wild Hog, The Gearbox Entertainment Company, Ghost Ship Games, Grimfrost, Slipgate Ironworks, Zen Studios.
E questi sono solo alcuni e sono solo quelli che sono entrati nel gruppo Embracer in questo ultimo anno fiscale. Quello che fa tremare i polsi è la dichiarazione che ha accompagnato il report e in cui si legge che il gruppo prevede di fare altrettante transazioni nel corso dei prossimi 12 mesi.
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Nella stessa dichiarazione si sottolinea poi come vi siano al momento in corso trattative e di come molte carte siano già state firmate. Racchiudere in un solo gruppo un numero così spaventosamente alto di studi di sviluppo e publisher potrebbe creare a lungo andare uno squilibrio nei rapporti all’interno del settore. Staremo quindi a vedere come si muoveranno quelli che noi, forse ormai a torto, consideriamo i big.