Per il volume 3 di Guardiani della Galassia sono in arrivo notizie che non tutti i fan prenderanno bene. Parola di regista.
Potremmo ribattezzare James Gunn un novello Jessica Fletcher, a qualunque film si avvicini sembra che almeno un personaggio molto amato tiri le cuoia inaspettatamente. E’ successo con The Suicide Squad, è successo con Groot e con Yondu, è successo con Gamora e forse succederà ancora.
Succederà con Guardiani della Galassia volume 3 che inizia la produzione a fine anno e che, stando anche alle parole di Chris Pratt, andrà avanti fino ad aprile per poi uscire a maggio 2023.
Guardiani della Galassia volume 3: non tutti arriveranno in fondo
Il regista, che è ormai una garanzia per i prodotti del Marvel Cinematic Universe, in una recente intervista ha voluto parlare di quello che potrebbe succedere nel terzo capitolo. E per chiarire che tipo di film vuole girare, Gunn ha creato un paragone con The Suicide Squad perché, se è vero che entrambi i film appartengono allo stesso tipo di universo narrativo, fumetti passati al cinema, The Suicide Squad e Guardiani della Galassia hanno per esempio un Rating diverso per il tasso di violenza: Guardiani della Galassia è un PG–13 mentre The Suicide Squad è un R.
E se dentro The Suicide Squad, spiega il regista, quando ci si minaccia di farsi saltare rispettivamente in aria la faccia molto spesso si passa ai fatti, dentro Guardiani della Galassia è diverso: “Guardiani della Galassia ha un elemento da film per famiglie, quindi racconto quella storia a moltissimi tipi diversi di persone. Quando Rocket dice a Drax ‘ ti faccio saltare la faccia’ come pubblico non pensiamo che nel giro di un paio di secondi estrarrà l’arma e vedremo la faccia di Drax sparire nel nulla”.
Ma, nonostante per The Suicide Squad siamo, diciamo così, mentalmente preparati che non tutti i personaggi arriveranno vivi in fondo al film, Gunn ha voluto concludere l’intervista fatta a Entertainment Tonight con una nota molto scura e una frase che lascia presagire lacrime a fiumi: “ Ovviamente ho ucciso Yondu, ho ucciso l’originale Groot, ma non è la stessa cosa (rispetto a The Suicide Squad ndr). Sappiamo che la maggior parte di loro ce la faranno. Almeno per un paio di film“.
Ed è stato questo “la maggior parte” che ha mandato un brivido lungo la schiena di tanti fan anche se poi il regista, che è tornato a dirigere per Disney Marvel dopo la parentesi proprio con The Suicide Squad, non ha aggiunto altro e se non qualche dettaglio in più riguardo il probabile futuro di almeno uno dei personaggi: Rocket. “Mi sento vicino a Rocket e provo compassione per lui, ma sento anche che la sua storia non è stata completata. Il suo arco narrativo è iniziato nel primo film, continuato nel secondo, attraversato Infinity War and Endgame e poi ero concentrato proprio nel farglielo finire in Guardiani 3”.
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La storia di Rocket il procione si concluderà probabilmente, quindi, nel terzo capitolo di Guardiani della Galassia così come tre sarà il numero perfetto per Dave Bautista che interpreta Drax. E chissà che nel futuro dell’attore prima o poi non ci sia spazio anche per interpretare Marcus Fenix di Gears of War, lui ci spera. E anche noi.