Quale è la coppia migliore per giocare Into The Dead Our Darkest Days? Ecco la risposta con la nostra guida i personaggi.
Into The Dead: Our Darkest Days potrebbe sembrare l’ennesimo gioco fotocopia di The Last of Us, perché c’è una città in cui sono arrivati gli zombie e occorre tenere insieme un gruppo di sopravvissuti al meglio delle proprie possibilità.

Ma ci sono per fortuna tutta una serie di piccole e grandi differenze che fanno di Into The Dead: Our Darkest Days un titolo che invece vale la pena di essere esplorato per le sue peculiarità. A partire dal fatto che si tratta di un titolo che si gioca come un side scroller 2D e non come un videogioco completo in 3D.
L’esperienza viene poi ulteriormente resa un po’ più complicata dal fatto che occorre scegliere di volta in volta quale è l’accoppiata migliore per affrontare le minacce esterne. Per questo ho deciso di darvi una guida che vi aiuta a compiere questa difficilissima scelta.
Come giocare al meglio con Into The Dead: Our Darkest Days
Lo scopo finale di Into The Dead: Our Darkest Days è quello di mettervi nelle condizioni di cercare di sopravvivere il più a lungo possibile in una città che negli anni ’80 è finita al centro di un’epidemia zombie. Prendendo probabilmente spunto da The Last of Us (arrivano nuovi episodi!), il gioco funziona a coppie.

Ci sono quindi per prima cosa diverse dinamiche familiari e interpersonali che vanno affrontate. La squadra migliore in assoluto è quella composta da Sebastian e Diane: questi sono infatti considerati, per ora almeno, i personaggi più forti. Sono infatti armati e quindi riescono a tenere a distanza gli zombie con un po’ più di facilità rispetto agli altri.
La seconda coppia in ordine di resistenza è quella composta da Darrell e Leo, un allenatore di baseball e quello che veniva considerato lo studente problematico. A parte la dinamica che probabilmente si instaurerà tra questa coppia, i punti di forza sono la resistenza al cibo avariato di Darrell e poi la resistenza ai colpi di Leo nei combattimenti ravvicinati.
C’è poi la coppia padre-figlia composta da Hector e Kaila che funzionano bene se lo stile di gioco scelto è quello di costruire barricate e poi eseguire delle sortite fulminee, anche perché per esempio Kaila ha spazio ridotto nell’inventario per portare alla base gli oggetti recuperati dal mondo esterno. Per come è il gioco, decisamente forse Hector e sua figlia non sono la coppia migliore con cui cominciare.
Un’altra coppia è quella composta dalla psicoterapeuta Dafne e dalla sua paziente Penny. Dafne è ottima perché è in grado di produrre più cibo e più kit medici, mentre Penny è l’ideale se si vuole lavorare con lo stealth ed eliminare le minacce affondando direttamente il coltello nelle budella putrefatte. Ma sono forse la coppia più debole dato che si trova abbastanza facilmente cibo e kit medici e Penny ha un malus che si accumula incontrando gli zombie.