Alcuni ricercatori hanno scoperto che un vecchio videogioco può essere usato per aiutare la salute mentale di alcuni pazienti.
I videogiochi sono arrivati nelle mani degli appassionati ormai nei lontani anni ’70 e ’80 e da allora hanno attraversato decenni di cambiamenti e evoluzioni. Con il passare degli anni sono arrivati titoli sempre più sofisticati, ma alcuni giochi del passato sono riusciti a resistere alla prova del tempo e sono diventati parte della cultura popolare.
Giochi come Pac-Man, Super Mario o Tetris, spesso dotati di grafiche semplici e meccaniche essenziali, hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei videogiochi. Tetris, in particolare, è ancora molto apprezzato e non solo per le sue caratteristiche videoludiche. Incastrare i blocchi colorati di questo prodotto nei loro posti è sia soddisfacente che avvincente. E, se i risultati di un piccolo studio fossero confermati, potrebbe avere anche degli effetti curativi.
I ricercatori del Karolinska Institutet e dell’Università di Oxford, infatti, hanno scoperto che Tetris potrebbe essere utilizzato per prevenire gli spiacevoli ricordi che si sviluppano in alcune persone dopo aver subito un evento traumatico. E per quanto strana possa sembrare questa affermazione, ci sono diverse evidenze che la sostengono.
Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) può colpire persone che hanno vissuto eventi in cui hanno visto la propria vita (o quella degli altri) in pericolo, come guerra, tortura o incidenti stradali. Uno dei principali sintomi di questa condizione sono i ricordi ricorrenti e intrusivi del trauma. Così ricorrenti che rendono difficile anche svolgere le attività quotidiane, nei casi più gravi.
Emily Holmes, professoressa di psicologia presso il Dipartimento di Neuroscienze Cliniche del Karolinska Institutet, ha passato molti anni a studiare gli interventi comportamentali che possono prevenire questo tipo di ricordi. Tra i vari esperimenti che ha portato avanti, la professoressa ha scoperto che giocare a Tetris entro quattro ore dall’esperienza di un evento traumatico può ridurre la nascita di pensieri negativi ricorrenti.
“La nostra ipotesi era che dopo un trauma, i pazienti avrebbero avuto meno ricordi intrusivi se avessero giocato a Tetris mentre aspettavano nel reparto di emergenza dell’ospedale“, dice la professoressa Holmes. “Poiché il gioco è visivamente impegnativo, volevamo vedere se poteva prevenire la formazione dei ricordi traumatici, interrompendo un processo noto come consolidamento della memoria“.
Lo studio ha coinvolto 71 vittime di incidenti stradali. La metà dei partecipanti è stata invitata a giocare a Tetris mentre aspettava nel reparto di emergenza dell’ospedale. I risultati hanno mostrato che l’ipotesi dei ricercatori era corretta: coloro che avevano giocato a Tetris avevano meno ricordi intrusivi del trauma nella settimana immediatamente successiva all’incidente. I ricercatori hanno anche scoperto che i ricordi intrusivi diminuivano più rapidamente. Ennesima conferma del fatto che i videogiochi hanno un potenziale forse ancora in gran parte inesplorato.
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