Vitor Vilela, software engineer brasiliano si è divertito a riscrivere Race Drivin’, uscito per SNES nel 1992, dandogli tutta la potenza del Nintendo SA-1.
Come sarebbe un gioco di trent’anni fa se potesse girare sfruttando in pieno un processore sempre di trent’anni fa? La risposta è nel video pubblicato di recente da Vitor Vilela in cui ci mostra cosa si può fare con il processore Nintendo SA-1.
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Nintendo SA-1, il processore del Super Nintendo, è un processore che gira ormai da un bel po’ ma nessuno prima d’ora era riuscito a dimostrare davvero di cosa fosse capace se messo effettivamente al lavoro. Ci ha pensato allora l’ingegnere software brasiliano Vitor Vilela che ha adattato Race Drivin’, titolo SNES del 1992, al processore.
Il gioco originale, che già era un port da Atari Games, uscì a inizi Anni ’90 per lo SNES ma all’epoca il framerate era fermo a meno di dieci, anzi a meno di cinque frame al secondo. In pratica giocarlo adesso sarebbe come guardare una presentazione in Powerpoint. Poi, dal nulla, arriva l’annuncio su Twitter, patria dei developer e dei modder ormai, che qualcuno è riuscito a ottimizzare il codice sorgente di Race Drivin’ per farlo girare con il processore Nintendo SA-1.
Vitor Vilela ha condiviso con il mondo la notizia scrivendo: “Sono lieto oggi di pubblicare la versione ottimizzata per SA-1 di Race Drivin’, dopo circa 13mila linee di corce ASM e un sacco di ricerca. A differenza di altre conversioni, lo scopo principale è stato quello di far girare il gioco in modo più fluido e migliorare il gameplay.”
E in effetti, guardando il video che accompagna il tweet di Vilela è evidente che si passa da un frame ogni quarto d’ora (scherziamo sono 4 frame al secondo) a ben 30 frame al secondo. Trasformandolo quindi in un gioco da giocare.
E Vilela in realtà non ha usato tecnologia contemporanea: lo SA-1 era già presente in alcuni giochi dell’epoca e ha sperimentato quanto avrebbe potuto rendere migliori le prestazioni di diversi giochi trafficando con Gradius III, Contra III e Super R-Type. C’è da aggiungere però che comunque qualche gioco con lo SA-1 c’era già negli Anni ’90, per esempio Kirby Super Star e Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars.
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L’operazione di Vileva sembra un velleitario esercizio di stile ma, a ben guardare, ci ricorda che la tecnologia non è usa e getta e che, è vero, ci vogliono ore di lavoro in più e competenze aggiornate ma non necessariamente dovremmo comprare una console ogni due anni perchè i giochi “non girano più.”
Se volete potete farvi un giro sulla pagina github di Vileva e poi scorrete a fondo pagina per il tweet originale.
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