Questa mattina sull’account twitter ufficiale di Hello Games è apparso un messaggio molto particolare:
No Man’s Sky è stato un errore.
Il tweet ha subito destato scalpore. No Man’s Sky non è stato accolto molto positivamente dall’utenza, che ha incolpato lo studio di pubblicità ingannevole a causa delle molte caratteristiche annunciate ma non inserite nel prodotto finale. Non capita molto spesso che una software house ammetta i propri errori pubblicamente.
Il tweet tuttavia è stato rimosso poco dopo. L’account di Hello Games è stato reso privato ed inaccessibile agli utenti.
In molti hanno pensato ad una violazione dell’account ad opera di un fan che non ha gradito il gioco. Un rappresentante dello studio ha invece riferito a Forbes che il gesto è da ricondurre ad un impiegato della compagnia molto scontento. Lo studio è composto solamente da 16 persone, in teoria non dovrebbe essere molto difficile trovare il colpevole.
Successivamente, qualcuno che diceva di essere Sean Murray (il fondatore di Hello Games) e che usava il suo account e-mail ha contattato Polygon scrivendo: “Il tweet l’ho pubblicato io, ma un rappresentante dello studio l’ha eliminato. Non la stiamo gestendo bene”.
Ma non finisce qui, poiché il mistero continua ad infittirsi. Dopo due mesi di inattività, sono comparsi due tweet sul profilo Twitter dello stesso Murray:
Server hacked. We're binging Mr Robot Episodes as quickly as we can looking for answers. Ep05 is a cracker
— Sean Murray (@NoMansSky) October 28, 2016
If anything was a mistake, it was using Linked In without 2FA.
— Sean Murray (@NoMansSky) October 28, 2016
Successivamente ha però replicato a se stesso scrivendo:
Nice to see *someone* use that account at least. Please sort all my pending invites while you're there hackers
— Sean Murray (@NoMansSky) October 28, 2016
Felice di vedere *qualcuno* usare quell’account alla fine. Per favore ordinate tutti i miei inviti in sospeso mentre siete lì, hacker.
Come fa giustamente notare Vg247.com, il caro Sean dovrebbe seriamente prendere in considerazione l’idea di cambiare password oppure di rendere i suoi account più sicuri.
Tutto quindi fa pensare ad un attacco hacker. Se le cose stanno veramente così, solo l’ultimo tweet è da ricondurre al vero Sean Murray, ma con le informazioni in nostro possesso non possiamo neppure escludere che l’artefice di tutto ciò sia davvero un impiegato dello studio molto scontento.