Hideo Kojima è uno dei principali player nel mondo dello sviluppo videoludico e per sua stessa natura, nonché per le sue più recenti collaborazioni, è molto vicino alla sfera del cinema, con cui propone spesso e volentieri delle commistioni.
Parlando su Twitter con i fan, Kojima ha delineato la sua visione in merito alle differenze tra i due mezzi comunicativi. Secondo lui il processo creativo è “differente”:
“Prendiamo ad esempio un corridoio che, per volere del game designer, i giocatori devono percorrere. Quel corridoio assume un significato sia per quanto riguarda la trama che per la progettazione del gioco. Qual è lo scopo del corridoio? Raccontare una storia? Fare pratica con i controlli? Oppure serve a dare ritmo al gioco? Esistono diverse possibilità. Durante il processo di sviluppo vengono definiti i dettagli, come il tipo d’illuminazione, le mura del corridoio, la sua lunghezza o l’altezza del soffitto”.
Tra le altre domande che si deve porre un creatore di videogiochi troviamo: “Le porte possono essere aperte? Chi altro cammina in questo corridoio? Quali sono le sensazioni che il giocatore prova in questo punto del gioco? Quale tipo di musica o suoni sono più adatti?”.
Da questo punto di vista, le differenze non sono poi così enormi. Voi che ne dite?
Col suo nuovo studio Kojima Productions, il game designer e director sta lavorando adesso all’esclusiva PS4 Death Stranding.