Hideo Kojima ci racconta cosa ne pensa della tecnologia

Nel cinema, gli effetti speciali sono stati inizialmente usati per rappresentare scene altrimenti impossibili: battaglie spaziali, esplosioni, macchine volanti, mondi futuristici – od obsoleti. Serve, insomma, per aggiungere magia. Da qualche anno a questa parte, però, sembra che gli effetti non siano più dei supporti alla storia, ma quasi il contrario: non sono poche le pellicole interamente basate sulla Computer Graphic, dove i ruoli sono invertiti e la trama diventa una scusa per dare un senso a un tripudio di effetti speciali altrimenti privi di senso.
Questo rischia di accadere anche nel mondo dei videogiochi, ma non nel caso di Hideo Kojima che, dopo un tour di una decina di giorni per gli studios di Sony, ha voluto fare qualche riflessione, postandola su Twitter, dopo una citazione di Clark (autore di 2001: Odissea nello spazio.

Ogni tecnologia sufficientemente evoluta è indistinguibile dalla magia. Queste le mie riflessioni dopo una visita agli studio

Prosegue, sempre su Twitter.

 

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Potrei concludere che la creazione di un gioco non è altro che realizzare la magia con l’uso della tecnologia. O, realizzare i sogni delle persone tramite magia. Ma l’avere a disposizione la tecnologia non è sufficiente a creare questa magia.”

[…]

Ecco quello che ho appreso in questo viaggio: crea il nuovo studio, assumi le persone con cui lavorerai, trova l’ufficio, metti in piedi la struttura, lavora sulle ultime tecnologie e accetta la sfida di creare nuova magia. Praticamente, questo più sembrare che se stessi ripartendo da zero.

Ma ho dei fan che mi supportano, amici in tutto il mondo che condividono il mio sogno. Quindi no, non riparto da zero. Continuo a creare i giochi di alto livello che ho fatto per 30 anni”.

 

 

 

 

Fonte: Videogamer

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