Humble Bundle fa marcia indietro dopo che gli utenti si sono fatti sentire e reintroduce gli slider per decidere come suddividere quello che si spende sulla piattaforma tra developer, piattaforma e beneficenza.
Quando sei una piattaforma che ha a che fare con la beneficenza hai un target audience specirfico, ampio ma specifico. Un target audience che ti sceglie perchè può giocare e fare beneficenza allo stesso tempo. Ma togliere agli utenti la possibilità di decidere quanto donare in beneficenza dopo che in 10 anni di attività hai tirato su 195 miliardi di dollari è una mossa azzardata. E puzza di ingratitudine e un po’ anche di avarizia.
Ed è quello che Humble Bunlde ha scoperto nella maniera più diretta: con gli utenti inferociti che hanno chiesto di tornare al sistema di scelta e togliere le percentuali fisse.
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Humble Bundle è una delle piattaforme che offrono, modello Steam, giochi da scaricare. La particolarità di HB è che parte di quello che i consumatori spendono va in beneficienza. E fino a un mese fa si poteva donare anche il 100%. Poi era arrivata la comunicazione che, seguendo il modello adottato nelle altre piattaforme cui Humble Bundle fa riferimento si era passato a delle percentuali fisse con poco margine di manovra.
Una spiegazione loffa a dire poco e gli utenti infatti non se la sono fatta bastare. “Abbiamo sentito forte e chiaro” hanno dichiarato chiedendo scusa per la mossa fatta in modo non trasparente. Ma gli slider potrebbero comunque non rimanere anche se, il team HB ha ammesso che sa che “la personalizzazione degli acquisti sulle pagine” è importante per l’esperienza degli utenti.
Ma la beneficenza che è il cuore dell’esperienza di chi sceglie Humble Bundle rimarrà: il team esplorerà altri modi per “incorporare la beneficenza in altre parti dell’esperienza degli utenti” ma studiando anche “approcci diversi alle slider“.
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Sembra una serie di capriole verbali per riparae a un passo falso di marketing. Anche perchè, ormai, c’è una community dietro ogni cosa che si muove in Rete a maggior ragione dietro intorno sopra e sotto una realtà che tocca un principio umano etico: la generosità e la ridistribuzione della ricchezza.
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