Per il Game Pass di Microsoft arriva la notizia di un rivale accanitissimo e con un portfolio da far paura: come finirà la nuova sfida tra servizi di game on demand?
Che vi piaccia oppure no, il servizio in abbonamento pensato da Microsoft con il Game Pass è un modo diverso dal solito di giocare. Un modo diverso che, per esempio, permette di scoprire moltissimi titoli indipendenti che altrimenti rimarrebbero pressoché sconosciuti.
Ma fra non molto il servizio del Game Pass potrebbe trovare pane per i suoi denti. Stavolta però Playstation non c’entra. C’è un’altra società che sta accarezzando l’idea di creare un suo sistema in abbonamento e le le prospettive future sono decisamente stuzzicanti per tutti i giocatori.
Un servizio in abbonamento rivale del Game Pass, non è fantascienza
Anche se sembra che nel panorama dei giochi offerti in abbonamento esiste solo il Game Pass, in realtà è un nuovo sistema molto collaudato. Basti pensare a quelli come il GeForce Now che consentono di giocare anche a titoli molto pesanti dal punto di vista dei requisiti con computer poco aggiornati, sfruttando il cloud. Un altro servizio molto conosciuto è Boostedroid che, nonostante sia ancora limitato geograficamente, sta crescendo.
E poi ci sono i videogiochi per gli abbonati Netflix , che continua a spingere sul doppio binario gioco-serie. Il panorama si è perciò popolato e i sistemi in abbonamento non sono più visti come una follia. È anche per questo che Shuji Utsumi, presidente di SEGA, ha dichiarato ai colleghi della BBC di stare pensando a creare qualcosa di simile ai servizi in abbonamento attualmente esistenti. Di certo, SEGA ha dalla sua la possibilità di avere in esclusiva sul proprio servizio in abbonamento alcuni dei giochi che hanno fatto la storia dei videogiochi. In più, con il successo che Sonic sta ritrovando nei film ci sarebbe una attrattiva non indifferente.
Ma è chiaro che c’è la concorrenza da tenere in considerazione. Se il servizio in abbonamento di SEGA riuscirà a dare ai fan del porcospino azzurro e delle altre IP storiche esattamente quello che vogliono non sarà difficile per il servizio in abbonamento trovare il suo spazio.
Per il presidente della società si tratterebbe poi di un modo per rimettere SEGA sul radar dei videogiocatori mondiali. Utsomi ha infatti sottolineato come la società che ora dirige si sia purtroppo concentrata in maniera eccessiva sul successo giapponese, dimenticando di poter essere invece una corazzata internazionale. La dimostrazione viene da quello che è successo con Metaphor ReFantazio.
Se effettivamente il servizio in abbonamento dovesse aprirsi, rispetto a Game Pass e Playstation Plus tanto per rimanere nell’ambito dei videogiochi su console, dovrà trovare una propria formula che potrebbe, per esempio, rifarsi a quello che c’è nel Nintendo Online. Un servizio in abbonamento di cui si parla poco spesso ma che offre ai fan della grande N tutta una serie di titoli in esclusiva andando molto spesso a ripescare nelle vecchie glorie.