Forse come imprenditore visionario sarà anche un genio e come giocatore un campione ma non siamo troppo convinti Elon Musk sappia davvero come funzionano i videogiochi.
Nella situazione in cui si trova l’industria dei videogiochi al momento ogni buona idea valutata. Ma non ogni idea deve essere presa in considerazione.
Soprattutto quando si tratta di qualcuno che forse riuscirà a mandare l’uomo su Marte ma di certo non ha idea di quanto possa essere complesso mettere in piedi un videogioco.
Elon Musk sembra però convinto di poter risolvere i problemi dell’Industria con la sua idea. Da parte nostra rimaniamo scettici. E con noi tanti.
Da quando sono cominciate a circolare parole come intelligenza artificiale e intelligenza artificiale generativa alcuni, chi si trova in alto e guarda solo al ritorno economico, ha iniziato a fare tagli e a ridimensionare pensando che lavorare con la metà delle persone e dando loro degli strumenti allenati sul furto avrebbe portato miglioramenti.
Probabilmente sarà così nel breve periodo ma, andando per esempio a guardare quello che è successo a Netflix di recente con il poster di Arcane gli utenti difficilmente saranno pronti ad accettare qualcosa in cui non c’è un investimento da parte di un altro essere umano. Eppure Musk è convinto che con l’intelligenza artificiale riuscirà a costruire un team di sviluppo che, parafrasando lo slogan di Trump, “renderà grandi di nuovo i videogiochi“.
Anche solo andando a vedere sul suo social, le reazioni sono le più varie. Per esempio, ed è una delle frasi che ci è piaciuta di più, c’è chi scrive che l’idea di voler rendere grandi di nuovo i videogiochi e voler creare uno studio di sviluppo incentrato sull’intelligenza artificiale creano un ossimoro.
Altri sottolineano come i videogiochi finiranno con l’essere peggiori, quelli che ricordano che l’intelligenza artificiale non deve avere posto nell’industria dei videogiochi e chi domanda perché si debbano rendere “di nuovo” i giochi grandi quando in realtà vanno bene così.
La scelta di voler lavorare con l’intelligenza artificiale in maniera massiccia non è a nostro avviso il modo per risolvere quelli che sono i problemi dell’industria e che abbiamo visto di recente. Il problema per esempio nella gestione delle risorse, nel voler a tutti i costi inseguire la quantità e nell’aver trasformato un prodotto dell’ingegno umano, che ha bisogno (come qualunque altro prodotto dell’ingegno umano) di un po’ di tempo e di libertà per respirare, in una sequenza infinita di banalità che si fanno la guerra al ribasso. Poi sono dei flop e ci si stupisce.
A questo discorso aggiungiamo anche il fatto di come non sia etico l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per sostituire quella umana e come, allo stesso modo, oltre a perdere unicità l’uso massiccio di queste tecnologie consuma una quantità inimmaginabile di risorse. E no, non crediamo che si debba ora abbracciare l’IA per risolvere i problemi del cima che la IA sta acuendo: chiamereste uno scarafaggio per il problema di scarafaggi che avete in casa?
Risorse naturali e risorse umane si perdono e vengono trasformate in cenere senza dare niente che abbia realmente ragione di esistere all’industria e ai giocatori.
E per tutti quelli che invece pensano che l’idea non sia male vi invitiamo a rispondere: paghereste (con soldi veri) un prodotto costruito a risparmio da una entità finta gestita da qualcuno che pensa non valga la pena sforzarsi per voi? E no, tranquilli, non costeranno meno. Varranno meno semmai.
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