Questo videogioco con l’acqua è tornato alla ribalta e nonostante abbia 14 anni sembra una tech demo che spiazza tutti.
Tra le novità che circolano nel mondo dei videogiochi c’è l’ultimo titolo, in ordine di tempo, dedicato a Guerre Stellari. Il titolo che potremmo definire sperimentale in cui di tutto si parla meno che di Jedi, di Forza e di lotta contro l’impero. Un titolo che come sempre succede si sta portando a casa diverse lodi e qualche critica.
Una in particolare ci permette di tornare a parlare di un altro videogioco, uscito 14 anni fa, e che è il videogioco con l’acqua più perfetta che sia mai stata finora realizzata. Il confronto forse è un po’ impari ma lascia senza parole.
Il videogioco con l’acqua più realistica di sempre ha 14 anni
I grandi annunci, le roboanti novità, l’insistente sottofondo dell’intelligenza artificiale che ora sembra accompagnare tutti gli annunci che riguardano l’evoluzione dell’hardware e dei game engine ci fa a volte dimenticare quello che si riusciva a fare con la tecnologia del passato. Adesso siamo in grado di ottenere risultati ottimi con metà delle risorse ma tante volte è nel passato che si trovano gli esempi più fulgidi di dedizione a un singolo elemento.
È il caso del gioco che sul social che una volta chiamavamo Twitter è utilizzato un po’ per schernire quello che è stato fatto con Star Wars Outlaws per un dettaglio: l’acqua. L’acqua: la cosa più scomoda da gestire perché se si cerca di renderla realistica porta via moltissime risorse. Ma non si può avere un videogioco a mondo aperto che non abbia dell’acqua.
Outlaws è in questa situazione e la dinamica dell’acqua è del tutto nella media. Quello che è straordinario è quello che hanno fatto i ragazzi che nel 2010 hanno prodotto Hydrophobia: Prophecy. Un titolo che qualcuno non sapeva neanche esistesse, sviluppato da Dark Energy Digital, e multipiattaforma.
Un gioco che ruota intorno all’acqua e la fisica di questo elemento rasenta la perfezione. Uno dei suoi sviluppatori ha voluto dire la sua proprio riguardo il video confronto che altri online stanno facendo tra il suo gioco e il nuovo titolo Star Wars, sottolineando che per Hidrophobia era stato creato un engine apposito e interpellato un professore che ha modellato la dinamica dei fluidi in modo da trasformarla in una serie di algoritmi per l’ambiente di gioco.
I worked on Hydrophobia – a game build around proceedural fluid physics. It’s own engine, which had a professor modelling fluid dynamics into algorithms that could function within a game environment.
Star Wars Outlaw doesn’t use said physics, and it’s nothing to do with the… https://t.co/gE4aneBatT
— Gareth has a little more disruption to do (@Shakacarnage) September 18, 2024
Essendo parte integrante delle meccaniche di gioco, gli sviluppatori hanno messo immensa cura affinché fosse plausibile. Qualcosa che ad alcuni sfugge: non avendo a disposizione risorse infinite gli sviluppatori scelgono. Non penserete davvero che tutte le nuvole che vedete in cielo negli open world siano tridimensionali?