Quanto tempo ci vuole per arrivare in fondo alla storia di Indiana Jones e L’Antico Cerchio? Abbastanza da farvi dimenticare di amici e parenti fino all’anno nuovo.
Non possiamo negare che il nuovo gioco che ha come protagonista Indiana Jones abbia su di sé tutti gli occhi del mondo.
E come il protagonista del gioco, anche il team di sviluppo cui è stato affidato il compito di riportare nel presente il professore archeologo spericolato che non vedevamo da anni su console ha su di sé molti occhi.
Da una recente intervista con il creative director di MachineGames abbiamo ricavato tutta una serie di dettagli interessanti proprio riguardo per esempio la lunghezza dell’esperienza e la profondità e la varietà di quello che Indy potrà fare, mentre cerca di salvare un’altra volta il mondo e un reperto archeologico dai nazisti.
Come ci hanno insegnato diverse esperienze nel corso degli ultimi anni, un gioco lungo e vasto non sempre è un gioco che vale la pena di essere esplorato. Alcune situazioni, e per esempio la prima che ci viene in mente è quella di Starfield, forse avrebbero trovato giovamento da una condizione più minimalista.
Abbiamo giocato a Starfield. Ci è piaciuto. Molto. Ma alcuni aspetti sarebbero forse stati più piacevoli se fossero stati ridotti. Per MachineGames, però, anche la durata è qualcosa di cui vale la pena parlare. Nelle parole di Axel Torvenius, creative director del team, per esempio si sottolinea che questo gioco è il più lungo su cui il suo team di sviluppo abbia mai lavorato. Un altro dettaglio che aiuta a mettere in prospettiva la lunghezza, riguarda la durata delle cutscene che arrivano a un totale di quattro ore.
Oggettivamente un videogioco che si prende quindi il suo tempo. Ancora non sappiamo molto ma è probabile che la durata del gioco venga anche dalla varietà di attività che il professore archeologo dovrà svolgere. A quelle che sono le classiche sfide con la frusta si unisce la macchinetta fotografica. Un piacevole intermezzo che aiuta a cambiare il ritmo del gioco senza diluirlo inutilmente.
Per quelli che invece pensano di poter attraversare tutto Indiana Jones e L’Antico Cerchio sparando, il creative director di MachineGames ricorda che il suo team si è concentrato sul creare una esperienza che lavora con lo stealth, speriamo in maniera migliore rispetto all’ultimo lavoro di Ubisoft, e che quindi, leggiamo tra le righe, per attraversare i livelli ci sarà bisogno di un po’ di tempo, perché occorrerà pensare prima di muoversi.
Interessanti sono invece le scelte che ci dicono che MachineGames ha intenzione di dare ai giocatori un’esperienza divertente, lunga ma perché ricca di cose da fare senza però cadere in alcuni luoghi comuni. Sempre Torvenius ha raccontato di come, a un certo punto, il team stesse pensando di creare una frusta che potesse essere customizzata. Un’opzione che poi è stata eliminata dal gioco. Un altro riempitivo che invece non ci sarà è il photo mode: per ora da parte dei developer non c’è infatti nessuna indicazione nella volontà di aggiungere questo elemento.
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