Se per voi Rockstar Games è sinonimo di Grand Theft Auto e di Red Dead Redemption ma la conoscenza dei giochi di questo team di sviluppo si ferma lì sappiate che ce n’è uno che invece appartiene ad un altro genere.
Un genere in cui ci sono ancora tante strade, tante case e tante automobili ma viste da una prospettiva un po’ diversa. Un gioco che risale ai primi anni 2000 e il cui ultimo titolo, perché si tratta di una serie ovviamente, è uscito nel 2009. Sarebbe quindi arrivato anche il momento di pensare ad un remake oppure ad un reboot con tutta la tecnologia che ora c’è a disposizione.
Ma in Rockstar Games c’è effettivamente tempo e spazio per una operazione nostalgia di questo tipo? E ci sarebbe mercato per un gioco firmato Rockstar Games che assomiglia a Grand Theft Auto ma non lo è? Una domanda che forse non dovremmo porci ma che ovviamente ci solletica. E da un’intervista uno dei diretti interessati ha chiarito come lo farebbe.
Il team di sviluppo Rockstar Games è diventato famoso nel mondo sostanzialmente per due serie di videogiochi. Da una parte c’è GTA, che tanti ritengono la scuola guida prima della scuola guida perché giocato tante volte in barba all’indicazione del limite minimo di età, e poi c’è il gioco per i nostalgici dei cowboy Red Dead Redemption.
Ma il mondo di Rockstar Games non si ferma a questi due titoli. E uno dei giochi che negli anni 2000 ha fatto chiacchierare i fan dei titoli a base di auto da corsa è stato un altro titolo a firma Rockstar: Midnight Club. Un gioco che potremmo definire simile a Fast and Furious ma ovviamente in salsa Rockstar.
Un titolo per cui Darren Chisum era designer quando il gioco uscì per la prima volta con il capitolo Street Racing. Intervistato dai colleghi di Retrogamer gli è stato chiesto se potesse esserci la possibilità che il suo Midnight Club potesse tornare sotto forma di reboot o di remake e nel caso che cosa cambierebbe rispetto all’originale.
Chisum, dimostrando ovviamente di conoscere il panorama dei videogiochi attuali e di conoscere come le sue tasche il gioco che ha contribuito a creare, ammette che ci sarebbero delle modifiche soprattutto sfruttando la nuova tecnologia, per esempio alla fisica, alla grafica, alla possibilità di giochi ambientati in città più grandi.
Ma il designer è anche convinto che l’originale regga ancora e che quindi non ci sia necessariamente bisogno di dare vita ad un qualche reboot o remake e ha anche sottolineato che: “Lo trovo divertente ancora oggi, resiste bene al tempo!”.
Visto dalla parte dei giocatori, un remake potrebbe aiutare a far conoscere un gioco che è fermo alla PS2 e al Game Boy ma stiamo sempre parlando di Rockstar Games che, per quanto i fan stiano ancora incrociando le dita, non sembra avere nessuna intenzione di fare un remake dei ben più famosi Red Dead Redemption.
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