Si è tenuta negli scorsi giorni la cerimonia di premiazione del James Dyson Award 2022, ambito riconoscimento che premia le innovazioni tecnologiche più interessanti. “Ogni anno, il James Dyson Award offre una prova della passione dei giovani verso il miglioramento del pianeta e la risoluzione di problemi ambientali e medici”, le parole del fondatore e Ceo di Dyson.
“Ci sono persone che si occupa di tematiche che stanno loro a cuore, ma questi giovani inventori stanno facendo qualcosa di più produttivo: si stanno mettendo in gioco diligentemente per risolvere problemi tramite l’ingegneria, la scienza e un design ingegnoso”. A trionfare a livello internazionale è stato SmartHEAl, un cerotto che permette di monitorare le ferite. Quando una ferita è fasciata è difficile capire lo stato di guarigione della stessa, se non sbrogliando la fasciatura, di conseguenza grazie a questo cerotto intelligente si potrà tenere sotto controllo la ferita in maniera decisamente smart. Si tratta di un sensore di pH economico, preciso e scalabile, utilizzato appunto per le fasciature, e che funziona tramite sistemi di comunicazione RFID (Radio-Frequency Identification) e il monitoraggio del pH della ferita. Nel caso in cui venga rilevata un’infezione, a quel punto SmartHEAL lo segnala e si procede di conseguenza. Attualmente sono terminati i primi test e se tutto andrà per il verso giusto il cerotto entrerà in funzione nel 2025.
Per quanto riguarda la categoria sostenibilità, ha invece vinto Polyformer, un dispositivo a basso costo pensato in particolare per i Paesi del Terzo Mondo, e che ricicla le bottiglie in plastica in lunghe strisce che vengono poi inserite in un estrusore. La striscia viene poi termoformata in un filamento di 1.75 millimetri che passa attraverso un ugello, e quindi attraverso delle bocchette di raffreddamento, prima di venire avvolta in una bobina, pronta per essere inserita in una stampante 3D. Si tratta di un ottimo escamotage per avere filamenti per stampanti 3D economici e di qualità, anche in quelle zone del mondo dove è difficile reperire gli stessi. “Trasformando le bottiglie di plastica usate in filamenti per stampanti 3D, Polyformer contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche e fornisce un materiale economico e abbondante a ingegneri e designer, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. La loro idea creerà nuove opportunità per altri inventori per la prototipazione delle loro idee usando stampanti 3D”, ha commentato Dyson.
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