Le persone a capo di un regime dittatoriale tendono sempre a mostrare atteggiamenti bizzarri e maniacali, alienati dalla loro estrema ricchezza e potere. Sin dalla sua elezione a “brillante leader” della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Jong-Un ha dimostrato di non rappresentare un’eccezione a tale regola, esibendo comportamenti eccentrici come invitare giocatori di basket statunitensi oppure obbligare i suoi concittadini ad adottare il suo taglio di capelli. Atteggiamenti che i suoi oppositori puntualmente sottolineano, magari esasperandoli un poco. L’ultima novità proveniente da tali misteriose “fonti interne” alla Corea del Nord sarebbe la sua convinzione che la sua esperienza di videogiocatore lo aiuterà a sconfiggere le malvagie armate occidentali. In particolare Kim Jong-Un avrebbe un debole per Homefront, in quanto gli permetterebbe di simulare l’invasione del territorio statunitense. A parte la palese ingenuità di tale affermazione, ci diverte soprattutto immaginare come potrebbero avvenire tali sessioni di gioco, dato che Homefront consente di interpretare un soldato nordcoreano solo nella modalità multigiocatore. Obbligherà i suoi connazionali a interpretare il ruolo del nemico? Vi sarà qualcuno che troverà il coraggio di sparagli?
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