Hideo Kojima si sbottona su quello che sarà il suo nuovo grande progetto e sul quale sta già lavorando con grande passione e attenzione.
Spesso ci dimentichiamo, quando analizziamo la storia dell’industria videoludica e tutti i grandi giochi che ci hanno fatto innamorare di questo medium, trasformandoci non solo come videogiocatori ma anche come persone, che dietro a questi grandi software che abbiamo vissuto per tante ore al giorno ci sono delle persone vere. In carne ed ossa, pronte a dare il massimo e sacrificarsi per creare qualcosa di unico.
Ci sono state grandi lotte nel corso degli anni affinché alla fine di un videogioco ci fosse i crediti che l’industria cinematografica vanta da tanti anni, affinché chi ha lavorato al titolo in questione possa avere un riconoscimento davanti al mondo, affinché tutti sappiano chi ha dato tutto se stesso per la propria passione. E tra le personalità più importanti della storia videoludica non possiamo nominare Hideo Kojima.
Parliamo di un vero e proprio innovatore, che ha fatto la storia di questo medium attraverso modi di narrare e di far giocare l’utente sempre diversi. Padre della serie di Metal Gear Solid, dopo aver rotto con Konami ha deciso di andare completamente indipendente e fondare finalmente il suo studio, ovvero Kojima Productions, che dal 2005 lavora come entità indipendente e che ha creato il complesso Death Stranding.
I giochi confezionati da Kojima sono estremamente cinematografici e curati fino ai minimi dettagli per quanto concerne filmati e la composizione in generale, tanto che le uniche critiche che gli possono essere mosse è proprio l’uso eccessivo delle tecniche cinematografiche nei suoi titoli, con cutscene lunghissime. “Sono fatto per il 70% di film” è uno dei suoi motti, che piaccia o meno. Come il ritorno di questo videogioco dopo 25 lunghissimi anni.
Intervistato ai microfoni di VGC, il producer, scrittore e director ha parlato di quello che è il suo nuovo grosso progetto, ovvero un film di Death Stranding, la sua IP di punta. “Non ho intenzione di dirigerlo io stesso, ma sono coinvolto per quanto riguarda la trama e così via”, ha spiegato Kojima che è in questo momento occupatissimo con Death Stranding 2.
Per quanto riguarda la complessità potenziale del film, dato che prende spunto da un videogioco che non tutti hanno apprezzato dati i ritmi lentissimi e lo sforzo enorme necessario per giocarlo, una scelta di design per sottolineare quanto sia difficile eppure importante stabilire connessioni, il genio nipponico si è espresso molto chiaramente.
“Le altre case cinematografiche che mi avevano contattato mi avevano proposto di fare un film con un grosso budget e un sacco di esplosioni, ma io non volevo questo“, ha rivelato. “Con A24 voglio fare un tipo di film leggermente diverso, adatto a tutti”.
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