Kojima Production aiuta l’Ucraina, il famoso studio di sviluppo nipponico ha appena dato vita ad una nuova iniziativa.
Quello che sta accedendo in Ucraina è veramente triste e drammatico. Dopo quello che è accaduto con il Covid-19, che ha messo letteralmente in ginocchio l’intero pianeta e mietuto un numero di vittime impressionante, si stava man mano procedendo verso la strada del recupero, della ripresa. Ma la situazione è diventata ulteriormente più complessa a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. E ancora una volta gli effetti sono enormi, diffusi e preoccupanti. La crisi economica torna a farsi più dura, i prezzi dei beni necessari sono aumentati in modo netto, tanto da diventare improvvisamente beni di lusso.
Purtroppo anche l’industria videoludica sente gli effetti di questa crisi. Molti videogiocatori stanno decidendo di tagliare la spesa e risparmiare, soprattutto ora che i videogiochi diventano sempre più costosi e, purtroppo, non un bene necessario, se si è costretti a fare i conti con un budget particolarmente ristretto. Intanto in molti stanno scappando dall’Ucraina.
Kojima Production aiuterà chi scappa dalla guerra in Ucraina
Tuttavia anche il mondo dei videogiochi sta facendo di tutto per aiutare chi sta soffrendo. Come vi abbiamo riportato, ad esempio, Fortnite ha fatto una donazione veramente generosa, e persino Playstation ha preso una posizione molto particolare e commovente. Ebbene tra coloro che si sono mossi per aiutare e anche parecchio gli ucraini, in particolari quelli sfollati, c’è Kojima Production. Lo studio indipendente fondato e di proprietà di Hideo Kokima, visionario sviluppatore, game designer, scrittore e director giapponese, ha deciso di mettersi in gioco.
Proprio lo studio giapponese ha appena comunicato che “fornirà pieno supporto a tutti coloro che sono stati evacuati dall’Ucraina e che cercano rifugio in Giappone”. Lo studio quindi ha deciso di stanziare delle risorse per aiutare coloro che in questo momento sono in difficoltà e che hanno abbandonato il proprio Paese per decidere di rifugiarsi altrove. Tra cui proprio in Giappone. Sta girando poi un messaggio di alcuni sviluppatori, che hanno annunciato che resteranno e continueranno a fare videogiochi perché “sviluppare giochi è più importante della mia vita”.