In questo periodo potresti ricevere belle o brutte notizie nella posta: questa lettera in particolare è una notizia non buona per il tuo conto in banca.
Quando si riceve una comunicazione dagli organi ufficiali, nazionali o locali, molto spesso si tratta di comunicazioni che ci ricordano che abbiamo sbagliato qualcosa.
E quel qualcosa si è trasformato in una multa, in un ricalcolo delle tasse o in un’altra richiesta di denaro. In questo periodo una fascia di popolazione sta effettivamente ricevendo comunicazioni che non sono la classica letterina di Babbo Natale ma avvisi che vanno letti con estrema cura e attenzione, per evitare che si trasformino in qualcosa di molto più grave per il portafoglio.
Come accennavamo, quando si ricevono comunicazioni ufficiali da enti come il Comune, Agenzia delle Entrate e altri organi di questo tipo quello che si riceve è molto spesso un avviso che riguarda una situazione non corretta a livello tributario.
Tra le tasse che occorre ricordarsi di pagare, insieme al canone, per il quale però esistono delle esenzioni che occorre conoscere, ci sono quelle legate al proprio comune di residenza. In particolare l’IMU e la Tari. La Tari viene corrisposta per la gestione dei rifiuti mentre l’IMU è l’imposta sugli immobili e viene innescata dal possesso di immobili diversi da quella che viene eletta come propria prima casa.
La riscossione della Tari è in capo al Comune ed è quindi il comune di residenza che deve anche rendersi conto se la tassa viene corrisposta correttamente. Per gli abitanti del comune di Agrigento che fossero in ritardo con il pagamento sia della Tari sia dell’IMU stanno arrivando gli avvisi per il pagamento di quanto non ancora pervenuto.
Il Comune ha messo in campo risorse per oltre 160 mila euro e ha affidato il lavoro ad una ditta privata che si sta occupando non solo di inviare gli avvisi ma anche poi di seguire tutto l’iter per le singole pratiche. In totale si stima che saranno inviati più di 33 mila avvisi tra tassa sui rifiuti e tassa sugli immobili.
Non è certo un bel momento per ricevere questa comunicazione ma è chiaro che, trattandosi di tasse che hanno lo scopo di mantenere in buona salute il Comune e di conseguenza fornire ai cittadini servizi adeguati, a volte questo genere di procedure diventano necessarie per stanare i furbetti.
Gli avvisi riguardano diverse annualità pregresse e lo scopo ultimo è chiaramente quello di ridurre, se non di riuscire ad eliminare del tutto, il numero di chi evade i tributi locali. In particolare per i cittadini di Agrigento c’è da registrare anche che rispetto al 2023 proprio la Tari è aumentata dello 0,4%. La spesa media è passata infatti da 426 euro per l’anno scorso a 428 euro per la Tari di quest’anno. La situazione però degli abitanti di Agrigento, secondo il rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e tariffe di CittadinanzAttiva non è tra le peggiori.
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