L’impatto é avvenuto Sabato 19 Novembre nel Lago Ontario, in Canada. L’asteroide é stato battezzato 2022 WJ1, misurava un diametro di un metro circa e, all’ingresso nella nostra atmosfera, si é disintegrato in numerosi piccoli detriti. Scopriamo tutti i dettagli dell’evento.
Per non destare allarmi non necessari, partiamo dalla buona notizia: una buona notizia di cui, molto probabilmente, non tutti siamo al corrente, e cioé che il nostro Pianeta Terra viene impattato da un asteroide in media una volta ogni due settimane. Ebbene sì: poco meno di 30 volte all’anno. Una sorta di costante e perpetua “doccia di asteroidi”, che però ha la caratteristica di gettare “gocce” davvero piccole, a volte del diametro di pochi centimetri; altre – é il caso di dirlo – di vera e propria polvere di stelle.
Dunque non si tratta di minacce di eventi catastrofici per il nostro Pianeta, né lo é stato in quest’ultimo caso: perché un’altra buona notizia é che nessuno dei circa mille asteroidi giganti avvistati nel nostro Sistema Solare, che potrebbero realmente provocare danni irreversibili alla Terra in caso di impatto, desta preoccupazione per almeno i prossimi cento anni. Oltre a questi mille asteroidi giganti pericolosi, gli asterodi di piccole dimensioni presenti nel nostro Sistema Solare sono stati calcolati nell’ordine di circa 50 milioni ed un milione circa quelli di dimensioni medie.
Riguardo alla cifra totale, sappiamo inoltre che poco più di trenta mila percorrono orbite non distanti da quella terrestre. Dunque le notizie relative ad impatti sulla Terra non dovrebbero destare in noi preoccupazioni eccessive, al netto dell’eccezionalità degli eventi e dei rischi, di cui comunque non sono scevri, di conseguenze accidentali anche severe per persone e cose. Per fortuna, però, non risulterebbe essere stato il caso del 2022 WJ1.
Il 2022 WJ1 é stato avvistato alle 5:53 del mattino, ora italiana, di Sabato 19 Novembre, da parte dell’Osservatorio Astronomico statunitense Mount Lemmon. L’Osservatorio rientra in uno dei progetti più importanti del Pianeta riguardo all’osservazione degli oggetti orbitanti vicino alla Terra, ovvero il Catalina Sky Survey, avviato e condotto dall’Università dell’Arizona.
A seguito dell’avvistamento, il Catalina Sky Survey ha potuto scattare quattro immagini dell’asteroide e, come da protocollo, ha poi immediatamente allertato il Minor Planet Center, ovvero il centro a cui l’Unione Astronomica Internazionale (UAI) ha dato incarico di aggregare dati ed informazioni relative tutti gli asteroidi avvistati, al fine di calcolarne l’orbita.
Grazie alle quattro immagini, l’Agenzia Spaziale Europea ESA ha potuto calcolare luogo ed ora del probabile impatto, avvenuto sopra il confine tra USA e Canada, sul Lago Ontario canadese, dopo aver colpito l’atmosfera terrestre alle 9:27 del mattino, ora italiana. A quanto emerso, non sono risultati danni a persone o a cose.
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