L’assai controversa decisione ed impresa di Musk (e dei suoi collaboratori) di utilizzare la sua Tesla Roadster sportiva personale come payload da inviare nello spazio, compie cinque anni. Ma che che fine ha fatto il veicolo? Ebbene, fluttua e viaggia ancora nello spazio, alla velocità di quasi 27 mila chilometri all’ora. Scopriamo le previsioni riguardo al suo futuro.
Fu una decisione che ingenerò controversie di ogni tipo: secondo alcuni fu un’operazione di marketing opportunistico e sfacciato, secondo altri un’occasione persa di utilizzare strumenti più opportuni da inviare in orbita per ottenere dati di conoscenza significativi, con il rischio inoltre che il veicolo contaminasse batteriologicamente ambienti dello spazio esplorato. Per altri ancora, invece, fu addirittura un’opera d’arte.
In ogni caso, senz’altro l’impresa non passò inosservata. E, a cinque anni dall’averla realizzata, cos’è rimasto? Ebbene, proprio lei: la Tesla Roadster sportiva inviata in orbita come payload, di cui Musk era il proprietario e che utilizzava regolarmente. Ed alla guida, c’è sempre il manichino spaziale che finge di governarla.
Al momento in cui scriviamo, l’autoveicolo viaggia a poco meno di 27 mila chilometri all’ora – per la precisione: 26.619 – all’interno del Sistema Solare. Sono stati creati anche profili social e portali web che ne seguono la traiettoria e, secondo questi, avrebbe già oltrepassato la sua terza orbita intorno al Sole. Ma quale sarà il suo destino?
Le previsioni “di vita” della Tesla Roadster inviata nello spazio
Nel caso l’autoveicolo non incorra in un “incidente spaziale”, andando ad esempio in collisione con detriti o meteoriti, e nel caso in cui le radiazioni solari e cosmiche non accelerino significativamente il suo naturale processo di deterioramento, il suo viaggio all’interno del Sistema Solare durerà ancora per moltissimo tempo.
E’ assai probabile che i materiali delle gomme e della vernice, nonché le plastiche e la pelle con cui venne fabbricata, siano durati approssimativamente solo un anno. E si prevede che, meteoriti od altre collisioni permettendo, dell’autoveicolo rimarranno nel tempo intatti solo il telaio in alluminio, i metalli inerti ed il vetro non frantumato.
Le previsioni di avvicinamento alla Terra parlano di circa 100 anni: nel 2091, infatti, dovrebbe raggiungere una distanza dal nostro pianeta simile a quella della Luna, per proseguire poi con il suo avvicinamento nel corso degli anni successivi. E i rischi di impatto? Ci sono, secondo alcuni scienziati, in un range di probabilità che va dal 6 al 22%. Tanto con il pianeta Terra quanto con il pianeta Venere ed il Sole. Ma si parla di eventi possibili soltanto tra milioni di anni.