La scoperta ha condotto a 48 fermi, per un’operazione di polizia che ha coinvolto le forze dell’ordine di quattro Paesi europei, ovvero Belgio, Germania, Olanda e Polonia. L’app si chiamava Exclu, offriva servizi di messaggistica istantanea, era utilizzata da circa 3.000 utenti e proponeva una sottoscrizione in abbonamento al costo di 800,00 Euro per sei mesi di utilizzo. Scopriamo tutti i dettagli.
“Exclu”, come “esclusivo”. E, a quanto é emerso dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine di Belgio, Germania, Olanda e Polonia, l’esclusività era riservata alla criminalità organizzata. La app, infatti, veniva utilizzata come strumento di messaggistica istantanea tra membri di organizzazioni criminali sparse in Europa.
E’ stata la Germania ad avviare le operazioni di investigazione nel 2020. Dopo un periodo di verifiche, le autorità tedesche hanno poi condiviso i dati con le forze dell’ordine olandesi. Dunque é seguito un lungo periodo di azione investigativa, coordinata tra numerosi corpi di polizia europei, della durata di circa tre anni.
Ed infine lo scorso Venerdì 3 Febbraio, forze dell’ordine tedesche, polacche ed olandesi hanno fatto irruzione ed ispezionato un totale di 79 proprietà sospette, a cui sono potute risalire tramite la app, nei propri rispettivi Paesi. L’operazione ha condotto all’arresto di 48 persone, tra amministratori del servizio ed utenti dell’applicazione.
Gli agenti coinvolti, il sequestro e la chiusura dell’app
L’operazione congiunta condotta nel Nord Europa ha coinvolto circa 1.200 agenti di polizia ed ha portato al sequestro di circa quattro milioni di Euro in contanti, circa 300.000 pasticche di ecstasy e 20 armi da fuoco. Gli agenti hanno potuto anche individuare, ispezionare e quindi sequestrare due laboratori chimici, utilizzati dai criminali per produrre sostanze stupefacenti.
Ancora in dubbio la posizione dei gestori e degli sviluppatori del servizio: a quanto é emerso, l’app garantiva la crittografia di tipo end-to-end per la messaggistica e, per questo motivo, soltanto gli utenti coinvolti nelle conversazioni sarebbero stati a conoscenza dei contenuti dei messaggi inviati e ricevuti, tra cui quelli tramite i quali venivano organizzate le azioni criminali.
E proprio l’affidabilità e la riservatezza garantite dall’app avrebbero spinto le organizzazioni ad affidarsi ad essa. Ma, in questo caso, non sono bastate a tenere all’oscuro le forze dell’ordine europee riguardo ai misfatti pianificati attraverso gli scambi di messaggi.