Il modo che hanno i giapponesi di costruire le proprie case ci ha permesso di approfondire e anche parecchio le malattie cardiovascolari e come combatterle.
In ogni parte del mondo ci sono culture vecchissime che caratterizzano il modo di vivere e di pensare dei propri membri. Popolazioni che si trovano agli angoli opposti del pianeta avranno una lunga storia di tradizioni, di pensiero e di culti parecchio diversa. Certamente però, in quanto esseri umani, ci sono anche delle cose in comune. Ad esempio la voglia di sopravvivere, di curarsi e di proteggersi dal dolore e dalla morte.
Si tratta di un istinto primordiale, che è insito nel nostro cervello, che si trasforma in reali e misurabili segnali elettrici e composti chimici. Anche per questo motivo abbiamo velocemente costruito dei ripari per proteggerci dalle intemperie, dai predatori e anche dagli altri uomini. Prima le grotte, poi man mano le prime piccole capanne e poi vere e proprie abitazioni cinte da mura, fino ad arrivare ai complessi residenziali e i condomini di oggi.
Avere un posto stabile e sicuro dover stare e proteggersi è stato fondamentale per allungare la nostra vita e migliorare la qualità delle nostre giornate. E proprio studiando come sono create e come si mantengono le case in Giappone oggi abbiamo molte più informazioni per allungarci ulteriormente la vita proteggendoci dai problemi cardiovascolari.
A farci comprendere molto di più sulle malattie cardiovascolari e su come prevenirle ci ha pensato un recente studio guidato dal professore Wataru Umishio della Science Tokyo, che ha osservato da vicino come siano caratterizzate le case del proprio Paese trovando un collegamento molto particolare con la diffusione di malattie cardiovascolari.
Lo studio parte dalla nozione che le temperature fredde all’interno delle abitazioni inevitabilmente aumentino la pressione sanguigna, con conseguente aumento del rischio di ipertensione e di malattie cardiovascolari, un problema molto sentito in Giappone. Ebbene l’esperto ha rilevato come qui la maggior parte delle case rimanga al di sotto dei 18°C raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per tantissimo tempo.
Nella sua ricerca c’è anche la soluzione. Infatti sono state confrontate abitazioni diverse con diversi gradi di isolamento termico, man mano molto migliore, così da creare un preciso e approfondito rapporto costi-benefici per aiutare i suoi compatrioti a lottare le malattie cardiache in modo semplice ed efficiente. Utilizzando i dati dell’indagine sanitaria giapponese, il team ha creato modelli per 100.000 coppie virtuali. Intanto vi ricordiamo di un nuovo bonus da 1500 euro.
Facendo delle proiezioni si è scoperto che le case che hanno un isolamento termico migliore registrano anche un miglioramento nella qualità e nelle aspettative di vita. Uno studio che può essere efficacemente applicato anche a noi italiani: tenete casa vostra bella calda in inverno e il vostro cuore vi ringrazierà.
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