Un esponente politico che prende in giro un gruppo di vicepresidenti di una società enorme canzonandoli perchè si sono fatti abbindolare da uno che non è mai salito oltre Bronzo 3 su League of Legends. Il mondo dei videogiochi e la vita reale che collidono.
Non si dovrebbe prendere in giro qualcuno perchè non è bravo a giocare a un videogioco ma qua il retroscena è gustoso e divertente a prescindere e anche se riguarda, come potete immaginare, politici e società che sono lontanissimi dal nostro Paese vogliamo parlarne.
Anche perchè è un modo per toccare anche l’argomento molto serio della bolla delle crypto che schircchiola in modo evidente.
Mettete il ranking di League of Legends nel CV di politici e CEO!
Tutto è cominciato su Twitter dove Tae Kim, esperto di videogiochi che ha lavorato anche per Bloomberg e che quindi se ne intende anche di economica, ha scritto: “Vi ricordate di quando di VC erano tutti impressionati del fatto che @SBF (Sam Bankman-Fried) giocasse a League of Legends durante i meeting? A quanto pare, SBF gioca peggio di @AOC (Alexandria Ocasio-Cortez)“. SBF è ora il personaggio che nessuno vorrebbe vedere neanche in cartolina, patron di una società di crypto che è implosa lasciando a secco i portafogli di migliaia di investitori che ora minacciano class action. Ocasio-Cortez è invece uno dei nomi più promettenti della politica di sinistra americana.
Ma è anche una che gioca a LoL e che trova il tempo di arrivare anche a Argento 2. Sentitasi tirare per la giacchetta dal tag di Tae Kim, Ocasio-Cortez ha voluto ribadire l’ilarità di un gruppo di VC che si è lasciato impressionare da uno che non riesce a salire oltre Bronzo 3: “i VC erano impressionati da un Bronzo 3?! (nessuna offesa nei confronti dei Bronzo 3)“.
Se la statura di politici e capitani di industria si misurasse nelle loro capacità di giocare sarebbe molto più facile svecchiare tutta la classe politico/dirigente del pianeta. Non si offendono le persone perchè non sanno giocare ma vedere qualcuno usare proprio il ranking in un videogioco come offesa dimostra che i videogiochi non sono roba da bambini, non sono roba da stupidi e che, soprattutto, non c’è niente di male a giocare. La prossima volta che vi dicono che perdete tempo, dite che siete in un meeting con AOC. Potrebbe anche essere vero.