Legge contro i videogiochi: tantissimi titoli rischiano

I videogiochi con sistemi loot box dovrebbero essere vietati ai minori? Il Governo australiano pensa di sì e si prepara ad approvare una legge apposita.

Legge contro i videogiochi: tantissimi titoli rischiano
Legge contro i videogiochi: tantissimi titoli rischiano (foto:; youtube)

C’è un membro del parlamento australiano che vuole infatti proporre una legge che vieti di avere le loot box nei giochi destinati ai minori di anni 18. Il titolo della proposta è Classification Amendment e, nei fatti, se venisse approvata vieterebbe in Australia l’offerta di loot box ai bambini.

Al centro della questione c’è il fatto che le loot box sono percepite come una tipologia di gioco d’azzardo (e a ben guardare non si discostano poi molto da un giro di roulette o una spinnata di una slot machine) e che quindi dovrebbe esserci una qualche forma di tutela per i minori e di avvertimento per i genitori.

Loot box: i videogiochi istigano al gioco d’azzardo?

Legge contro i videogiochi: tantissimi titoli rischiano
Legge contro i videogiochi: tantissimi titoli rischiano (foto: youtube)

Tutta la questione ruota intorno a come si risponde a questa domanda. E secondo il Parlamento australiano, la risposta potrebbe essere “sì”. La proposta di legge che si prepara ad essere discussa ad agosto vuole introdurre un warning e il rating R18+ ai giochi che contengono loot box. In più, si dovrebbe aggiungere una dicitura appostia che segnali la presenza di loot box insieme, per esempio a quelle “scene di sesso”, “linguaggio violento”, ecc…. che sono già utilizzate per cercare di evitare che i bambini giochino con titoli non appropriati.

Queste le parole del parlamentare autraliano Andrew Wilkie, promotore della mozione: “non è chiaro se questo (un sistema di gioco d’azzardo n.d.r) sia quello che le compagnie di videogiochi progettano ma è evidente di per sè che abbiano questo effetto. Permettere a bambini molto piccoli di pagare per un evento casuale che potrebbe o meno ricompensarli rientra nella definizione di gioco d’azzardo“.

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A essere coinvolti potenzialmente da una norma del genere potrebbero essere in pratica tutti i giochi più in voga. Tra cui il famoso e ormai chiacchierato FIFA. Ma c’è una selva di titoli di videogiochi e titoli per smartphone che hanno un qualche sistema di “ricompensa casuale”.

Potrebbe questo sistema generare abitudini all’azzardo? E i videogiochi istigano alla violenza? Si tratta, come per molti aspetti dei videogiochi, di una sottovalutazione di quello che si mette in mano ai bambini: quando si dà un pad a un bambino e anzichè Viva Pinata o Topolino si carica CoD o Doom senza essere lì poi è colpa di CoD e Doom?

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