L’Italia è entrata ufficialmente nella top 5 dei supercomputer più potenti al mondo. Un traguardo straordinario realizzato grazie a Leonardo, quello che ad oggi è il quarto supercomputer più performante esistente sul nostro globo.
La sua configurazione completa raggiungerà la super potenza di ben 250 PetaFLOPS nel benchmark High-Performance di Linpack, così come sottolineato da Hdblog.it. Il computer è installato presso il centro di calcolo di Cineca, nel Tecnopolo di Bologna, ed è attualmente in fase di assemblaggio. Da cosa è costituto il supercomputer? Troviamo al suo interno Atos, che si basa sui suoi nodi BullSequana HX2000; ogni nodo è costituto da quattro GPU NVIDIA A100, con l’aggiunta di una “scheda Tensor Core basata sull’architettura Ampere di precedente generazione – aggiunge Hdblog svelando la configurazione del “mostro” – e un processore Intel Xeon Scalable di terza generazione (per la precisione, degli Xeon Platinum 8358 a 32 core con frequenza operativa di 2,6 GHz). Nel complesso il supercomputer sarà caratterizzato da ben 3.500 CPU e circa 14.000 GPU”. A livello di dissipazione del calore troviamo un sistema a liquido, mentre la Ram montata è una DDR5 che permette di sfruttare al massimo delle potenzialità la CPU.
LEONARDO, QUARTO SUPERCOMPUTER PIU’ POTENTE AL MONDO: LE SUE SPECIFICHE
Per quanto riguarda il trasferimento dei dati, troviamo lo switch NVIDIA Mellanox InfiniBand HDR con una velocità da ben 200 Gb/s. Inoltre è presente una sezione data-centrica che però sarà installata solo a partire dall’anno prossimo, 2023, basata sui nodi BullSequana X2140 con due processori Intel Xeon Scalable di quarta generazione a 56 core ciascuno. Avrà una capacità di archiviazione dati ovviamente “monstre”, parti a ben 100 petabyte, ovvero, 100.000 terabyte, numeri che noi comuni mortali non possiamo nemmeno immaginare. Il supercomputer è in fase di costruzione ma l’infrastruttura è già stata consegnata e a breve sarà completato il tutto anche se non si sa con certezza quando diventerà operativo. Il sistema verrà utilizzato per vari progetti ad alto profilo in Europa soprattutto in campo sanitario e ambientale. “Il supercomputer contribuirà alla mitigazione e alla gestione dei rischi dovuti a situazioni estreme, e alla lotta contro pandemie ed epidemie”, aggiunge il comunicato stampa ufficiale attraverso cui è stata data la notizia.