Il giorno di San Valentino celebra lo stare insieme e l’amore di coppia, ma quest’anno il 14 febbraio è servito anche a suggellare un addio. Internet Explorer ha smesso di esistere cedendo il posto a Edge.
Si sapeva ormai da un po’ che dopo anni di onorata carriera (e di pazienza per il caricamento) Internet Explorer avrebbe smesso di funzionare. Già dal 2016 piano piano aveva iniziato a subentrare Microsoft Edge, il browser a spirale integrato in Windows 10. Tuttavia l’addio definitivo è avvenuto mentre le coppie festeggiavano, il 14 febbraio.
Con il giorno di San Valentino dunque Edge ha conquistato il ruolo che Explorer ha detenuto per 28 anni, dal 1995 fino a poche ore fa. Anche se naturalmente l’icona sul desktop è ancora visibile, premerci sopra non avvia più nulla, il browser è del tutto inerte. In fondo, tanto vale ammetterlo, la velocità non è mai stata il suo forte.
Ci mancherà?
Gli aggiornamenti per Internet Explorer erano terminati già da tempo, per la precisione da fine novembre 2021. Senza fissare bug e aumentare le prestazioni il suo utilizzo non era più consigliato per questioni di sicurezza. Eppure pensare di non poter più aprire quel browser genera un senso di vuoto, perché aveva qualcosa di particolare. Lento, datato…ma sempre lì, come se niente fosse.
Microsoft di lamentele circa il suo primo browser ne ha ricevute tantissime nel corso degli anni e con Edge punta a voltare pagina e guardare al futuro. Come per Bing anche qui sta arrivando l’intelligenza artificiale, garantendo un’esperienza di ricerca tutta nuova e più interattiva.
Il declino di IE
Il momento di maggior successo per Internet Explorer è stato nel 2004 e fino al 2010 è rimasto fra i browser più utilizzati. Dopodiché ha iniziato a mostrare vulnerabilità a diversi bug e a perdere terreno a vantaggio dei più aggiornati Mozilla Firefox e Google Chrome. Così dal glorioso 90% di 18 anni fa è arrivato ad avere solo il 2% del mercato. Intanto Chrome ormai è arrivato a conquistarsi il 77%.
Anche perché finora proposto come alternativa a IE invece Edge non è ancora molto sfruttato, ma con la collaborazione con OpenAI la musica sta per cambiare. Non solo per Microsoft ma per l’informatica in generale.