Dyn, una compagnia che si occupa delle performance di Internet, ha svelato che l’Homeland è ora al lavoro per capire le cause e trovare i responsabili dell’attacco cracker che ha affondato (anche) il PSN venerdì scorso.
“Decine di milioni di indirizzi IP si sono connessi simultaneamente”, fanno sapere dall’azienda, aggiungendo che questi sarebbero relativi a stampanti e DVR collegati alla rete e sfruttati per l’attacco con un malware.
La difficoltà principale nello scovare i responsabili starebbe nel fatto che questi cambierebbero continuamente location, il che farebbe intendere che non ci sarebbe una nazione ostile agli Stati Uniti dietro ‘l’incidente’.
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