Like a Dragon: Ishin! sarà una prima volta per il mercato occidentale che finalmente potrà mettere le mani attivamente su questa serie che è rimasta finora confinata al mercato giapponese.
Come già nei capitoli precedenti, uno degli aspetti di Ishin sarà quello di mescolare con una cifra stilistica prettamente nipponica momenti di tensione assoluta con l’aspetto più delicato e quasi comico della vita del Giappone del 1860. Il gioco è infatti ambientato in un momento della storia del Giappone estremamente movimentato. Quello a cavallo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 quando, dopo centinaia di anni di chiusura il Paese inizia un cambiamento al proprio interno, frutto anche di una sempre maggiore apertura nei confronti dell’Occidente. È per questo motivo, per esempio, che nel titolo prodotto da SEGA il protagonista Ryoma utilizza con scioltezza sia la katana sia il revolver di manifattura decisamente non nipponica.
Ma , un po’ a sorpresa, il nuovo trailer distribuito dallo sviluppatore sul proprio canale YouTube non mostra per una volta scontri sanguinosi bensì una vita più tranquilla e in cui lo scopo principale è quello di mettere in tavola la cena o il pranzo occupandosi di ciò che c’è piantato nel piccolo orto domestico. Una lezione di storia che i fan sono entusiasti di provare.
La side quest, come da descrizione ufficiale sul profilo YouTube di SEGA, ci dà una serie di informazioni che aiutano a comprendere che cosa aspettarsi da Another Life. Si tratta di una diversione dalla storia principale in cui Ryoma non ha necessità di uccidere nessuno e si gode invece la vita in una fattoria. Tra le attività, un po’ come nel molto acclamato Stardew Valley, c’è il far crescere rigogliose le piante commestibili dell’orto e poi, un po’ come Cooking Mama, fare a pezzettini con maestria gli ingredienti per creare manicaretti storicamente accurati.
Sotto il video i commenti sono tutti estremamente positivi per la scelta di inserire questo mini gioco e anzi c’è chi fa qualche previsione ammettendo che, nel momento in cui il gioco uscirà, la maggior parte dei giocatori passeranno il tempo a guardare il cane che fa le capriole o a tagliare i porri e cucinare le taccole fresche dell’orto.
Come abbiamo notato in altre occasioni, il mercato nipponico è estremamente ricco di prodotti che non fanno mai il salto nell’Occidente. Per la maggior parte la scelta di non impegnarsi per arrivare anche fuori dai propri confini è giustificata dal fatto che le meccaniche di gioco e le tematiche trattate sono troppo inserite nella cultura locale per avallare la spesa anche solo di una versione compatibile con l’Occidente. Ma l’apprezzamento di serie come Yakuza e proprio l’attesa che i fan stanno dimostrando di sentire per l’arrivo di Ishin, previsto per il prossimo mese di febbraio, sono invece un segnale che anche se non tutto può essere piacevole per tutti i developer giapponesi potrebbero beneficiare di un mercato molto più ampio.
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