I servizi Cloud in internet sono sempre più diffusi, e lo dimostra anche l’evento CloudWord organizzato da Oracle, proprio con a tema il mondo del cloud e tutti i servizi annessi e connessi. 
Larry Ellison, storico fondatore dell’azienda, ha annunciato che nei prossimi mesi Oracle acquisirà fra i propri clienti dei grandi nomi, spiegando che gli stessi sarebbero in fuga da Amazon per via dei costi troppo elevati. Stoccate a parte, come riferisce IlSole24Ore.it, il noto manager si è soffermato appunto sull’Internet of Clouds, “un mondo cloud dove l’interoperabilità sia al centro delle scelte tecniche”, come lo definisce il quotidiano finanziario. Un punto chiave è quello dell’interconnessione, ovvero, fare in modo che tutti i cloud siano appunto interconnessi fra loro con delle velocità e latente minime. Un tema, quello del cloud, che è molto forte anche in Italia, e a riguardo ne ha parlato Andrea Sinopoli, VP & Country Leader, Cloud Tech di Oracle: “In Italia – le sue parole a IlSole24Ore – c’è grande fermento, tanto che nel settore finance stiamo portando avanti dei progetti che prevedono addirittura la chiusura del datacenter interno”. E ancora: “Un altro trend importante è quello del multi Cloud, che non è più una ‘moda’, ma un metodo consolidato di procedere perché garantisce ai clienti di non restare legati a un solo fornitore e permette di sfruttare quelle tecnologie ‘best of breed’ che sono tipiche di vendor diversi”. Quindi Sinipoli aggiunge: “La situazione attuale vede la maggior parte delle aziende con cui trattiamo a un livello di avanzamento che potremmo chiamare 1,5 su 3”. 
INTERNET E IL CLOUD, PARLA L’ESPERTO ANDREA SINIPOLI
Il primo livello riguarda l’adozione del cloud cogliendone i benefici, solitamente una riduzione dei costi e una maggiore efficienza. Nel livello due invece l’infrastruttura cloud viene consolidata e oliata, e i clienti possono sfruttare i servizi gestiti per ottenere un livello più elevato e soprattutto una maggiore sicurezza. “La maggior parte dei nostri clienti sta arrivando qui – ha proseguito Sinopoli – con l’inizio dell’adozione di quei servizi gestiti che gli permetterà di fare un altro salto in avanti. Non è facile compiere il passaggio completo perché vuol dire ‘lasciar andare’ una parte della gestione dell’infrastruttura che è cara al dipartimento interno dell’IT, ma è necessario per cogliere tutti i benefici”. Nel terzo ed ultimo livello si fa leva sull’automazione dei processi e si cerca di liberare risorse di modo che le stesse vengano dedicate allo sviluppo di nuovi servizi basati sui dati in possesso dell’azienda. In questo ultimo livello tecnologice come machine learning e deep learning sono indispensabili, così come una infrastruttura “in grado di macinare incredibili quantità di dati a costi ragionevoli”, conclude IlSole24Ore.
