Giusto qualche giorno fa vi abbiamo raccontato di come Amazon abbia bandito in un colpo solo un bel mucchietto di giocatori disonesti. Riguardo questa storia ci sono adesso alcuni aggiornamenti.
Aggiornamenti di cui sarà contento come minimo il nostro lettore con cui abbiamo intavolato una riflessione in differita riguardo l’essere o meno dei cheater. Caro GG, potresti riuscire a recuperare rapidamente il tuo account. Noi te lo auguriamo.
L’aggiornamento arriva direttamente dall’account Twitter del gioco prodotto da Smilegate RPG in collaborazione con Amazon Games e ha ovviamente raccolto sotto di sè una bella mole di commenti. E come sempre il messaggio si è trasformato anche in una arena virtuale in cui tutti hanno iniziato a parlare di tutto, dagli altri problemi che a quanto pare rovinano l’esperienza di gioco dentro Lost Ark alle richieste di nuove classi con cui giocare. E poi abbiamo trovato almeno un commento che si lamenta che il post con cui viene spiegata la situazione è troppo lungo.
Il lungo (un po’ lo è davvero) post nella sezione news del sito ufficiale di Lost Ark comincia con il ringraziare ovviamente tutti i giocatori che hanno accolto positivamente il lavoro congiunto fatto da Amazon Games e Smilegate RPG nel portare questo gioco già consolidato in Estremo Oriente anche al pubblico occidentale.
Leggendo il post quello che possiamo apprezzare è effettivamente che il team di sviluppo parla in maniera chiara e onesta, ammettendo per esempio che l’update del gioco rilasciato a marzo è stato troppo ravvicinato rispetto al lancio e che la scelta della data di uscita era stata fatta calcolando le esperienze fatte sui dati raccolti in precedenza senza però, purtroppo, tenere conto di altre variabili tra cui “il fatto che i giocatori passassero più tempo nei contenuti orizzontali e l’aumento dei materiali per fare gli upgrade dovuto ai bot e alle transazioni fatte con soldi veri”.
Il tweet subito seguente pubblicato sullo stesso account riporta invece ad un thread che si è aperto nel forum del gioco in cui si parla di ciò che possono fare quelli che si sono ritrovati coinvolti nel ban. E c’è anche una possibile spiegazione dei “danni collaterali” del ban. Molti account incolpevoli coinvolti nella pulizia drastica di Lost Ark hanno infatti scoperto che il motivo per cui sono stati bloccati è la loro connessione.
Tra le variabili prese in considerazione per valutare se un account utilizzava o meno dei bot o altri sistemi illegali per rimanere online e continuare a raccogliere materiali è stata analizzata la connessione e chi si è trovato con una connessione instabile, quindi soggetta a lag, è stato spesso erroneamente classificato come cheater. Nel post sul forum il team di sviluppo si scusa spiegando che si è trattato di un problema dovuto al fatto che stanno tutti lavorando sodo per mettere in campo sistemi in grado di eliminare il problema dei bot o di chi fa speed hacking.
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