La buona notizia è che c’è una road map molto ricca di contenuti per l’incredibile gioco disponibile attraverso Amazon Games Lost Ark, la brutta notizia, almeno per qualcuno, è che le novità saranno censurate in qualche modo.
Lost Ark è originariamente un prodotto dei coreani Smilegate. Fin dalla notte dei tempi, in termini di videogiochi ovviamente, lo stile con cui vengono creati i personaggi nei videogiochi occidentali, ma non solo nei videogiochi, e lo stile con cui vengono creati i personaggi dei videogiochi orientali segue canoni diversi. Basta pensare alle giravolte che la TV nostrana dovette fare per mandare in onda Sailor Moon. Ma lì si trattava di una forma di censura per permettere la messa in onda in una fascia oraria destinata ai bambini. Qua si tratta di modificare in parte le skin di una nuova classe di personaggi, tra l’altro già visibili nella edizione originale coreana del gioco, per accontentare le regole occidentali.
Eppure non eravamo forse noi occidentali in qualche modo i campioni del libero pensiero? Di quali regole occidentali parla quindi Smilegate? Di certo non è questione di rating dato che con una rapida ricerca su internet viene fuori che comunque il gioco di Smilegate è classificato con la lettera M ed è quindi destinato a un pubblico adulto e maturo.
La nuova classe di Lost Ark porterà i pantaloncini
Il personaggio che sta mettendo a dura prova tutte le convinzioni di libertà e democrazia occidentali è un personaggio apparentemente innocuo: la classe artista. Dalla sua descrizione si tratta di un personaggio che, nonostante non abbia grosse capacità offensive di per sé, è un ottimo alleato e un evocatore ed è in più il primo rappresentante della nuova categoria degli specialisti in arrivo proprio nel 2023.
Per quello che riguarda il suo aspetto, nel lungo post pubblicato sul sito ufficiale di Lost Ark, Smilegate chiarisce che il gioco, nello specifico la classe artista, riceverà alcune modifiche alle skin “per adattarsi meglio alle norme occidentali“. E ad essere modificate saranno quelle skin in cui ci sono gonne corte cui verranno aggiunti calzoncini o leggins.
Lost Ark vittima della censura occidentale?
Sul forum di reddit dedicato al gioco Smilegate si è ovviamente aperta una discussione abbastanza accesa soprattutto perché qualcuno è riuscito a pubblicare gli screenshot dei costumi originali coreani. Il problema sembrerebbe essere la dissonanza tra il volto del personaggio, che sembra quello di un personaggio quantomeno post puberale, e il modo in cui il personaggio si muove che ricorda invece i bambini. Nello specifico una bambina che va in giro con una minigonna inesistente o in alternativa con un paio di shorts che assomigliano più a un paio di mutande. Eppure l’universo dei videogiochi è strabordante di personaggi, soprattutto femminili, con costumi che a volte non raggiungono il centimetro quadrato di estensione totale e nessuno se ne è preoccupato. Finora.