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Luftrausers – la recensione

Ultimamente, i giochi indie stanno vivendo un periodo d’oro, contraddistinto dal proliferarsi di produzioni che finiscono spesso per rivelarsi dei veri e propri capolavori in miniatura. È il caso del team indipendente Vlambeer, che, dopo gli ottimi Ridiculous Fishing e Super Crate Box, ha deciso di tornare nuovamente a deliziarci con una delle sue magnifiche creazioni. Stiamo parlando di Luftrausers, titolo shooter bidimensionale dalle forti tinte retrò.
Gran parte della bellezza del gioco risiede principalmente nell’estrema semplicità delle sue meccaniche.

Giocare a Luftrausers è come compiere un piccolo viaggio indietro nel tempo. Lo stile grafico squisitamente minimalista ricorda infatti quello delle vecchie glorie a 8-bit.

Senza fare troppe cerimonie, il titolo catapulta il giocatore direttamente all’interno della partita, limitandosi a fornire le indicazioni su quelli che sono i comandi per potersi muovere e sparare. Già, perché lo scopo del gioco è semplicemente quello di abbattere i propri nemici pilotando un aereoplano da guerra, con l’obiettivo di totalizzare punteggi sempre più elevati. Tuttavia, la semplicità del concept non rispecchia certo il livello di difficoltà che caratterizza Luftrausers; per stabilire nuovi record, sarà infatti fondamentale eliminare i propri nemici in rapida successione, cercando contemporaneamente di evitare i loro colpi, in modo da attivare l’utilissimo moltiplicatore di punti. Un’impresa che si rivelerà però ben più ardua del previsto, a causa di avversari particolarmente determinati, che faranno di tutto per cercare di abbatterci, concedendoci a malapena il tempo necessario rigenerare i nostri punti vita. Infatti, per porre rimedio ai danni subiti, bisognerà non solo schivare i colpi nemici, ma anche evitare di sparare colpi per difendersi.

Lo scopo del gioco è semplicemente quello di abbattere i propri nemici pilotando un aereoplano da guerra, con l’obiettivo di totalizzare punteggi sempre più elevati.

Con il progredire delle partite, ci si imbatterà quindi in schiere sempre più folte di nemici, composti fondamentalmente da aerei, navi e dirigibili, che si distinguono per resistenza ai colpi e potenza di fuoco. Nella loro semplicità, le meccaniche di gioco risultano appaganti e coinvolgenti, merito anche di un sistema di controllo che svolge più che efficacemente il proprio dovere, con tempi di risposta immediati che rendono più che gradevole l’esperienza di gioco. Insomma, il segreto del successo dell’opera di Vlambeer risiede perlopiù nell’immediatezza alla base del titolo, che fa sì che siano necessari pochi istanti di gioco per riuscire a catturare completamente il giocatore.

La semplicità del concept non rispecchia certo il livello di difficoltà che caratterizza Luftrausers.

Luftrausers dà comunque il meglio di sé nel momento in cui si affrontano le missioni secondarie (come abbattere un certo numero di nemici, ottenere un determinato moltiplicatore di punti, e così via), che permettono di sbloccare nuove componenti con cui modificare il proprio velivolo. Le componenti sbloccabili si dividono in tre categorie, ovvero Armi, Motore e Corpo centrale. Per quel che riguarda le armi, troviamo un arsenale molto ricco, che va dai missili guidati ai raggi laser. I motori invece miglioreranno, ovviamente, velocità e manovrabilità del velivolo, mentre il corpo centrale influirà sui parametri relativi alla difesa. Tutti questi pezzi possono essere utilizzati per formare diverse combinazioni, in modo da trovare quella che si adatta di più al proprio stile di gioco.

Giocare a Luftrausers è come compiere un piccolo viaggio indietro nel tempo. Lo stile grafico squisitamente minimalista ricorda infatti quello delle vecchie glorie a 8-bit, a dispetto delle animazioni che risultano invece particolarmente fluide e all’altezza delle più recenti produzioni. Anche il comparto sonoro risulta nel complesso particolarmente piacevole, con musiche che si adattano perfettamente a quanto sta accadendo sullo schermo, ed effetti sonori sicuramente convincenti.
In definitiva: non lasciatevi ingannare dal suo aspetto da “giochino”. Luftrausers è un titolo assuefacente, che merita assolutamente di essere provato e che fa delle sue meccaniche, semplici ma efficaci, la sua carta vincente. Peter Molyneux ha recentemente affermato che “il periodo d’oro degli sviluppatori indipendenti terminerà a breve”, ma finché il panorama indie continuerà a sfornare titoli del genere, ne dubito fortemente.

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