Come nel cinema anche nei videogiochi il lavoro fatto negli anni è ciò che i developer si lasciano alle spalle e, per citare Robbie Coltrane, è quello che sarà ancora qui tra cinquant’anni anche quando chi lo ha creato non ci sarà più.
Ma questa piccola consolazione non basta e sapere che oggi il mondo perde un vero veterano dell’industria di cui raccontiamo ogni anfratto è davvero triste. Perchè prima di parlarne, come chi ci legge, siamno giocatori e giocatrici e i giochi li viviamo prima di esaminarli. 
Bethesda è tra i team di sviluppo più solidi e negli anni ha sfornato titoli entrati nella storia. In molti di questi titoli, forse non lo sapete, ma c’è stata la mano di Ferret Baudoin. Senior game designer per due Fallout e anche per il prossimo Starfield.
Addio al senior game designer di Fallout 76, i videogiochi perdono un maestro
La storia di Ferret Baudoin nei molto dei videogiochi comincia nel 1997 in qualità di QA tester per Activision per poi passare a mostrare il proprio valore in posizioni via via più importanti e fino a raggiungere emantenere per almeno un decennio il ruolo di senior game designer. La sua mano ha aiutato a dare forma a Fallout 76, Fallout 4 ma anche a Dragon Age II nella sua parentesi dentro Bioware e a Neverwinter Nights 2 per Obsidian.
Come ricorda un altro veterano dei videogiochi, Emil Pagliarulo, design director di Bethesda, Baudoin è forse tra i pochi che nell’industria ha ricoperto lo stesso ruolo per così tanti anni ma senza sviluppare mai “un grammo di cinismo“. La sua morte è avvenuta lo scorso 15 ottobre e stando alle informazioni riportate sul gruppo facebook creato in sua memoria è stata una morte improvvisa che ora lascia un vuoto sia tra i colleghi sia nella sua famiglia. Un vuoto che lascia i suoi figli senza un padre.
Per aiutare proprio i figli di Baudoin è stata lanciata anche una campagna su BuyMeACoffee. I giocatori di Fallout 76 appena appresa la notizia hanno deciso di fare login e il gioco si è trasformato in una enorme e commossa cerimonia di commiato con moltissimi che hanno lasciato messaggi di ringraziamento per il lavoro svolto. E qualcuno ora chiede di poterlo avere in qualche modo anche dentro Starfield, la creatura che non vedrà mai.
