Sono queste le notizie che non vorremmo mai dare ma un altro veterano dei videogiochi ci ha appena lasciato.
Se n’è andato Masayuki Uemura, architetto capo del NES, il Nintendo Entertainment System, e dello SNES ovvero il Super Nintendo Entertainment System. A dare la notizia è stato il Ritsumeikan Center for Game Studies.
Con Masayuki Uemura se ne va un altro pezzo fondamentale della storia dello sviluppo delle console casalinghe dato che proprio a lui fu affidato il team dentro Nintendo che si sarebbe dovuto occupare di portare i videogiochi nelle case dei giapponesi. Un guizzo di genio dell’allora presidente Hiroshi Yamauchi.
I videogiochi dicono addio al papà del Famicom
Il contributo di Uemura più grande è stato sicuramente quello di essere al centro dello sviluppo di una console che all’inizio degli anni ’80 riuscì a portare l’emozione dei cabinati e delle sale giochi direttamente nelle case. Grazie a lui nel 1983 debuttò il Famicom, questo è il nome originale giapponese di quello che noi invece conosciamo come NES, e poi nel 1990 il Super Famicom, quello che noi invece conosciamo come SNES. Nella sua lunghissima carriera Uemura, nato nel 1943 e laureatosi nel 1967 in ingegneria elettronica, ha lavorato anche allo sviluppo di alcuni videogiochi che sono stati fondamentali.
Nel 2004 Uemura aveva ufficialmente abbandonato Nintendo andando in pensione dopo però aver aiutato nello sviluppo di molti giochi tra cui Ice Climbers, Clu Clu Land, Soccer, Baseball, e Golf. Dopo aver lasciato Nintendo, Uemura era diventato professore proprio della Ritsumeikan University di Kyoto e aveva così potuto istruire una nuova generazione di creativi del settore videoludico insegnando sviluppo dei videogiochi.
Su Twitter i messaggi di cordoglio si stanno moltiplicando, particolarmente toccanti le parole di Masahiro Sakurai, il creatore di Smash Bros. che riconosce proprio al creatore del Famicom l’influenza maggiore sul suo lavoro, senza la cui console niente di quello che lui ha creato sarebbe mai potuto essere possibile.
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Il nostro personale omaggio a questo gigante dei videogiochi lo vogliamo fare riprendendo le sue stesse parole da una vecchia intervista quando Uemura raccontò del giorno in cui il presidente Nintendo Yamauchi lo chiamò per parlare: “ Un giorno, Yamauchi mi chiamò e disse ‘Fammi qualcosa che permetta di giocare con i giochi dei cabinati sulla TV di casa‘. Donkey Kong all’epoca era un grande successo nei cabinati e immagino che lui volesse il nostro nome anche nelle case. Il suo ragionamento era che, dopo tutto, eravamo una compagnia che aveva cominciato con le carte da gioco e poi era passata ai giocattoli quindi, a meno di non fare qualcosa che nessuno aveva fatto prima, non avrebbe avuto un grande valore come prodotto”. In poche parole il riassunto di come si dovrebbe ragionare quando si fa innovazione.