Uno degli scandali più grossi e importanti degli ultimi tempi ha coinvolto quello che era considerato il Re Mida delle crypto e che ora potrebbe finire in panchina a vita anche dal suo team di League of Legends.
Sam Bankman-Fried. Un nome che fino a qualche mese fa era sinonimo di ricchezza nel mondo delle valute digitali. Di tanta ricchezza. Di genio. Un nome che invece ora è sinonimo di qualcosa che se non coincide con Ponzi ci si avvicina molto. Perché il patron di FTX si è reso principale responsabile di una delle truffe più importanti del secolo.
E a quanto pare ora c’è per lui il rischio anche di perdere qualunque possibilità di giocare online a LoL. La decisione verrà presa dai federali in base a una comunicazione inviata al giudice del distretto di New York.
Sam Bankman-Fried senza League of Legends e non solo
La situazione che si è venuta a creare a seguito del crack della società un tempo nota come FTX, che ha lasciato molti investitori di crypto senza un soldo, è ovviamente legata alla tecnologia. Qualcosa che Sam Bankman-Fried conosce molto bene e proprio per questo, tra le misure cautelari che sono state prese nei suoi confronti per limitare le sue capacità di muoversi online, c’era anche tutta una serie di cose che gli erano proibite. In teoria avrebbe dovuto quindi anche smettere di giocare e guardare lo sport sfruttando le VPN.
Ma come dimostrato dalle sue continue battute sulle chat di LoL, dall’aver usato proprio una VPN per seguire il Super Bowl e, cosa più grave, essere stato pizzicato a cercare di parlare con uno dei testimoni del caso di cui è imputato, i limiti imposti all’ex bambino prodigio delle crypto evidentemente non bastano.
Un cellulare e un PC
La lettera che è stata inviata al giudice sottolinea come Sam Bankman-Fried debba essere invece sottoposto a un controllo più stretto sulle sue capacità di utilizzare oggetti tecnologici riducendoli a un PC e a un cellulare con un numero molto limitato di app da poter aprire. E tra queste app ovviamente non ci sarebbe League of Legends.